Benchè fanaticamente ancorati al principio della “responsabilità personale”, retaggio del loro dispositivo culturale protestante, gli Stati Uniti hanno sempre salutato con favore le iniziative di appoggio allo stato sociale minimo (i “Medicare” e “Medicaid” johnsoniani ed il “Social Security Act” rooseveltiano). Portare il Paese allo “Shutdown” ed al conseguente rischio default per mettere la corda al collo alla riforma sanitaria solidarista obamiana (“Obamacare”) non costituisce soltanto un crimine contro il (nutrito) segmento dei più deboli e fragili ma si configura come un atto, inedito, di irresponsabilità che condannerà il Tea Party e l’ala più oltranzista del GOP davanti al tribunale della Storia. Ovunque vi sia pregiudizio ideologico, non può e non potrà mai esserci amore per la cosa pubblica.
I cittadini statunitensi stanno vivendo e conoscendo un imbarazzo che è nulla rispetto al nostro per il teatrino berlusconiano