La situazione generale in Libia “si sta deteriorando rapidamente” tra rischi legati al terrorismo e violenze che non si fermano.
È quanto ha affermato l’inviato speciale delle Nazioni Unite Bernardino Leon parlando davanti al Consiglio di sicurezza.
“Se i leader libici non agiscono in maniera rapida e decisa – ha proseguito il diplomatico – i rischi per l’integrità territoriale e l’unità nazionale sono reali e imminenti”.
I due governi rivali di Tripoli e Tobruk (quest’ultimo riconosciuto dalla comunità internazionale) continuano tuttavia a scontrarsi anche militarmente.
Ieri i raid delle opposte fazioni hanno preso di mira gli aeroporti: quello di Zintan è stato attaccato dalle forze che non riconoscono le autorità di Tobruk.
Nelle ore successive l’aviazione impegnata nella cosiddetta ‘Operazione dignità’ del generale Khalifa Haftar – fedele alle autorità riconosciute – ha colpito invece lo scalo di Mitiga a Tripoli.
Per ragioni di sicurezza è anche stato dichiarato lo “stato di forza maggiore” in 11 impianti petroliferi del centro del paese a seguito degli attacchi condotti, in particolare, contro i siti di Al-Mabruk e Al-Bahi.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)