Si aprono le danze

“Stop allo strapotere del presidente”, lo urlano gli egiziani in piazza Tahrir. Nel nostro piccolo lo abbiamo detto anche noialtri quando abbiamo risposto, votando all’invito di disertare le urne. Uno scatto di dignità collettiva molto più importante e significativo delle dimissioni dell’assessore Laurent Viérin. Gesto squisitamente politico, di una vecchia politica. Non voglio sottovalutare la portata di questa scelta, ma non mi faccio abbindolare dalle dichiarazioni di onestà e corenza che dovrebbero giustificarla. Si tratta di una dimostrazione di forza. Laurent si presenta al popolo unionista scontento (quella parte affezionata a una presunta appartenenza etnica) come un uomo con le palle. Uno capace di contrastare e sfidare l’imperatore. Sei mesi prima delle elezioni. Se fossero stati ventiquattro non avrebbe mai dato le dimissioni. E’ iniziata la sua personale campagna elettorale per la presidenza.