Al termine della legislatura il prof. Monti non esclude di potersi ricandidare, se la richiesta viene dai partiti. “Prenderei in considerazione un secondo mandato solo in circostanze particolari e se richiesto dalle forze politiche in campo”, ha detto infatti il Presidente del Consiglio da New York, smettendo di giocare una partita a cui nessuno credeva più.
La sua dichiarazione è infatti in perfetta coerenza con la più volte ribadita volontà di non ricandidarsi, come dichiarato solo qualche giorno fa ai microfoni della Cnn dove aveva ribadito di non volere correre alle prossime elezioni perchè non ne ha bisogno visto che il Presidente della Repubblica lo ha nominato senatore a vita, aggiungendo: “Penso che in Italia sia importante che riprenda la vita politica con maggiore senso di responsabilità e maturità”.
Tuttavia questa sua nuova posizione risulta opposta rispetto a quando aveva detto lo scorso 8 settembre, quando aveva assicurato che nel 2013 avrebbe terminato la sua esperienza politica: “Nessun dubbio”, aveva detto…
Certo che a vedere lo stato di decomposizione in cui si trova la nostra classe politica, gli saranno venuti degli scrupoli a lasciare senza aver compiuto interamente la sua opera finanziariamente risanatrice, ma mi domando se questo non avrà effetti sulle riforme non finanziarie che dovrebbero essere portate a termine, vedi legge elettorale che dovrebbe in teoria essere in grado di produrre una maggioranza chiara che rispetti il voto degli elettori, con coalizioni politiche in grado di vincere e governare. La posizione di Monti non favorirà il varo di una legge che dando vita ad un pareggio di fatto, farà vincere l’attuale Premier a danno della democrazia?
Certo, il Presidente del Consiglio può contare sul sostegno dell’area veltroniana del Pd il cui drappello di parlamentari sostengono che “gli obiettivi e i principi ispiratori di questo governo possano travalicare i limiti temporali di questa legislatura. I processi virtuosi avviati dall’azione del governo Monti daranno i loro frutti solo attraverso una pluriennale azione di governo: noi intendiamo promuovere nel Pd una trasparente discussione sulle strade che vanno intraprese perché obiettivi e principi ispiratori dell’agenda del governo Monti possano travalicare i limiti temporali di questa legislatura e permeare di sé la prossima”.
Staremo a vedere. perchè nel frattempo il MOvimento 5 Stelle non sta con le mani in mano e (ri)lancia un programma esteso e aggressivo e la gente, sull’onda di Occupy Wall Street e di quanto sta accadendo in Grecia, Spagna e Portogallo, si prepara anche da noi a circondare il Parlamento, sabato prossimo, il 29 settembre.