…ma si prosegue altrove
di Marco Cagnotti
È cominciato con un senso di stanchezza, pressappoco due anni fa. Mi svegliavo la mattina e non avevo una gran voglia di mettermi a lavorare. Mi mancava lo slancio. La passione. L’amore. Poi, certo, lavoravo comunque, perché sono un professionista. Per inerzia, però. E non una mattina soltanto. Macché: tante mattine, una dopo l’altra. E la sera andavo a dormire scontento. Perché il lavoro non mi aveva dato soddisfazione, pensavo. Invece il motivo era diverso: non ne capivo più il senso, lo scopo.
Continua… (Dvel)