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Quarto e ultimo appuntamento per la rassegna “L’Oro di Montevergine” – promossa dalla Comunità Benedettina di Montevergine in partenariato con il Comune di Mercogliano e il Parco Regionale del Partenio, ideata e curata da Mediateur – che rappresenta una straordinaria occasione per riscoprire la bellezza e le ricchezze culturali di due luoghi molto cari ai turisti che visitano la Campania nella calda e suggestiva atmosfera del Natale.
Sabato 19 dicembre, alle ore 11, presso il Santuario di Montevergine si svolgerà l’inaugurazione della mostra “Il Mistero della Natività” che apre al pubblico il rinnovato percorso espositivo della Mostra dei Presepi nel più grande e amato santuario mariano del Sud. Si tratta di uno scrigno di bellezza contenente i settecenteschi presepi napoletani provenienti dai laboratori Cantone & Costabile, dalle collezioni delle famiglie Signore, Ferrigno e dell’Amm. Alfredo Marzano. Una mostra unica per rileggere la Natività di Cristo in contesti sociali e culturali diversi. Dalla magnificenza dei Pastori napoletani del ‘700, alla terracotta di Caltagirone, alle figure intagliate nel legno della Val Gardena, ai diorami con statue di cartapesta leccese dell’inizio del XX secolo, c’è tutto un mondo da scoprire alla Mostra Presepiale, che resterà aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle 17.
Domenica 20 dicembre, alle ore 18, “L’Oro di Montevergine” si sposta al Palazzo Abbaziale di Loreto, nella Sala degli Arazzi, per un appuntamento musicale che abbina la bellezza di questo gioiello architettonico settecentesco alle note del duo “PianoFlauto” nel concerto dal titolo “Aspettando il Solstizio d’Inverno” a cura dell’Associazione Igor Stravinsky di Avellino. In programma musica da camera con sonate di Bach, Chaminade e Chopin eseguite da Andrea Bacchetti al piano e Giovanna Savino al flauto.
Martedì 22 dicembre, alle 11,30, al Palazzo Abbaziale di Loreto inaugura “L’Oro della Madonna” con la mostra “Theotòkos. I volti della Madre di Dio”. Si tratta di un appuntamento eccezionale che mostra al pubblico per la prima volta 35 preziosissime icone rappresentanti la Madonna con Gesù Bambino. Le icone, veri gioielli di arte e fede datati tra il XVII e il XIX secolo in gran parte provenienti dalla Russia, ma anche dalla Grecia e dai Balcani sono una testimonianza di inestimabile valore dell’iconografia cristiana e d’Oriente. Le icone provengono dalla Donazione dell’Abate Tamburrino e dalla Collezione privata della Comunità Benedettina, il progetto scientifico e il coordinamento organizzativo sono curati da Mediateur. La mostra è visitabile fino al 30 gennaio nei seguenti orari: dal lunedì al sabato (ore 9-13 e ore 14 -17); il 23 e il 27 dicembre e il 3 e 6 gennaio apertura straordinaria dalle 17 alle 20.
Domenica 27 dicembre, “Teatro al Loreto” con la visita guidata teatralizzata dell’Abbazia dal titolo “Non toccate quel progetto. Un architetto e il “suo” palazzo” (I° turno ore 17,30, II° turno ore 19, max 30 spettatori a turno) a cura del Teatro di Gluck.
“Abbiamo voluto creare una modalità originale di fruizione di un luogo straordinario come il Loreto – spiega Marianella Pucci di Mediateur – recuperando dagli archivi storici il carteggio intercorso tra l’architetto Domenico Antonio Vaccaro e l’Abate Angelo Maria Federici e facendolo mettere in scena da Il Teatro di Gluck. Un modo nuovo per conoscere la storia di questo luogo”.