Come ha già scritto Wil, si conferma il refrain: "meglio pirla che ladro ".
Questa generazione di politici preferiscono passare per pirla , dopo che vengono scoperti con le mani nella marmellata.
Da Scajola, a Rutelli a Bossi (perfettamente bipartisan, alla faccia dell'antipolitica)
"Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia
casa - aggiunge - . Io non so nulla di questa cose e d'altra parte
avendo pochi soldi non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni di
casa mia".
Ma dovremmo essere noi a chiedere i danni a questa classe dirigente che non è nemmeno capace di capire quanto deve ridursi lo stipendio:
Rimette il mandato al governo l'organismo presieduto da Enrico Giovannini, che doveva pronunciarsi sugli stipendi di parlamentari e amministratori pubblici. Nessun esito per "i vincoli della legge, l'eterogeneità delle situazioni e le difficoltà nella raccolta dati". Il governo ha fatto sapere che "proseguirà la propria azione nell'obiettivo di giungere ad una razionalizzazione dei trattamenti retributivi"
A proposito di riforme: cosa dicono banche e imprese sulla riforma del lavoro (dopo l'accordo di ieri dei partiti della maggioranza sul reintegro del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo)?
Per imprese e banche "se queste notizie dovessero trovare conferma non
può che ribadirsi che 'al Paese serve una buona riforma e che, piuttosto
che una cattiva riforma, è meglio non fare alcuna riforma". Del resto,
secondo le associazioni "l'impianto complessivo della riforma già
irrigidisce il mercato del lavoro riducendo la flessibilità in entrata e
abolendo, seppur gradualmente, l'indennità di mobilità, strumento
importante per le ristrutturazioni aziendali".
E allora, chi è che non la vuole fare questa riforma (senza perdere nessun privilegio)?
Magazine Società
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