Pare che per molti il desiderio maggiore sia quello di essere il più ricco al cimitero.
B.Cartland
Qualche giorno fa ho pubblicato questo stato su Facebook e sono felice perchè ho scoperto che tante altre persone condividono le mie parole.
In realtà è stato un po’ lo sfogo ad una serie di pensieri che mi circolano in testa da qualche tempo e che oggi ho deciso di tirare fuori, sperando che nessuno si senta offeso perchè, come non mi stancherò mai di specificare, tutto ciò che affermo su questo blog non è rivolto a chi ha problemi e preoccupazioni ben più grandi o a chi realmente arriva a stento a fine mese, non mi permetterei per nessuna ragione.
Tra l’altro, questo discorso è dedicato anche a me stessa.
Lo sappiamo tutti che esiste un’unica cosa in grando di muovere il mondo.
Il denaro.
E fin qui ci siamo, ma allora il problema quando nasce?
Il problema, ragazzi, nasce quando si conosce il prezzo di ogni cosa ma il valore di niente.
Quando -riprendo un pensiero di Liliana- qualcuno che non ha per nulla l’intenzione di visitare un determinato luogo mi chiede “Quanto ti è costato?” e non “Cosa hai assaggiato di tipico?”. Quando ci informiamo sul prezzo di qualcosa che in realtà neanche vogliamo.
Quando l’interesse delle persone si misura unicamente in termini monetari.
Quando diamo per scontato di non poter raggiungere un sogno ma non facciamo nulla per provare a farlo avverare.
Il problema nasce quando ci vergogniamo di possedere un oggetto costoso, nonostante dietro si nascondano innumerevoli sacrifici. Quando potersi permettere qualcosa è ormai un difetto e ci si sente quasi nella posizione di doversi giustificare se si gira con una borsa/un paio di scarpe/un’automobile che superano un determinato budget. Quando mostriamo alle persone un nuovo acquisto e le frasi che seguono sono sempre le stesse, alternandosi tra “L’ho pagato solo..” e “Era in offerta!”.
Quante volte sono stata sul punto di dire che non me ne frega nulla di quanti soldi hai cacciato per la cena in quel ristorante perchè non te l’ho chiesto e se te lo puoi permettere buon per te. E che se tu volessi spendere mille euro per un croccantino per cani sarebbero comunque solo e soltanto problemi tuoi.
Lo spreco è una cosa brutta, ma fino a quando non si ruba dalle tasche degli altri, ognuno fa ciò che vuole con il proprio denaro.
Il problema nasce quando ci lamentiamo sempre, per tutto, per qualsiasi cosa, comprese le sciocchezze più infime. L’Italia è in ginocchio e stiamo attraversando una fase palesemente critica.
Questo è fuori dubbio, ma parliamo di guerra e di politica e poi se vai a vedere la maggior parte di noi non ne sa nulla e spara frasi fatte perchè ormai è di moda piangersi addosso.
Se vi chiedessi chi è il Ministro del Lavoro, quanti di voi saprebbero rispondere?
Io, personalmente, ho dovuto cercarlo su Google.
Viaggiare non è gratis, non lo è mai stato e non lo sarà mai. Io sono fortunata, anzi no, io sono fortunatissima perchè ho la possibilità di fare ciò che più amo. Non troverete su questo blog una lamentela in merito a ciò, perchè rispetto chi ha pensieri e situazioni ben più onerose e non mi permetterei mai di denigrare la mia vita.
Le persone che più mi sono vicine sanno per me cosa significhi viaggiare, quanto realmente conti questa passione. E’ sempre bello tornare da una meta lontana, sedersi al bar per l’aperitivo e sentirsi chiedere con interesse “Allora, com’è andata?”. Parlare del mondo, farlo vivere a chi mi sta intorno attraverso i miei occhi, così come spero di riuscire a farlo vivere a voi attraverso le mie parole, è forse la soddisfazione più grande.
Mi inchino di fronte a chi fa sacrifici per essere felice e rinuncia ad altro per fare qualcosa che ama, arrancando per toccare con mano quel concetto quasi abbandonato che si chiama soddisfazione personale.
Apprezzo tantissimo quando qualcuno mi contatta via email o su Facebook per chiedere aiuto nell’organizzare un viaggio low cost, quando si informa sui prezzi perchè è realmente intenzionato a visitare una meta, quando scopre un nuovo modo di girare il mondo, forse diverso e meno caro da quello che aveva sempre immaginato.
Prima che chiunque altro al mondo ci creda, ci devi credere tu.
W. Smith
Il problema nasce quando, come dicevo prima, chi non è interessato a viaggiare nutre la sola voglia di poter dire “Beata te” che no, non è quasi mai un’espressione di ammirazione.
E’ ancora più bello quando a pronunciare queste parole sono le persone che di viaggi come i tuoi ne potrebbero fare a bizzeffe!
Credo che è proprio a loro che farebbe bene un bel viaggio, giusto per smussare quella patina di ignoranza che li contraddistingue.
Smettiamola di pensare unicamente in termini di guadagni e perdite monetarie, di chiedere per ogni cosa “Quanto lo hai pagato?”, a meno che non abbiamo intenzione di acquistare lo stesso oggetto o di provare lo stesso ristorante.
Il problema nasce quando guardiamo più gli altri che noi stessi, quando il dito non lo puntiamo mai nella direzione inversa, quando ci diamo per vinti ancora prima di decidere quale battaglia combattere e quando invece di imparare da chi è più in gamba di noi cerchiamo in tutti i modi di denigrarlo.
I paurosi tirano per i piedi chi è intento a volare, per riportarlo a terra. Nella meschinità si sentono meglio se tutti strisciano, li umilia che qualcuno possa contemplare da un piano a loro inaccessibile.
C. Castaneda
Non siamo più capaci di essere felici per noi stessi e per chi ci sta intorno o di emozionarci di fronte alle piccole cose.
Non siamo più capaci di appassionarci realmente a qualcosa, ci logoriamo in un’invidia insana e inutile, ci sentiamo vinti a priori.
Volete davvero sapere quando nasce problema?
Quando spostiamo i sogni e gli obiettivi ai margini della quotidianità, invece di trasformarli nel motore principale della nostra esistenza.
La mia amica Federica durante il nostro viaggio a New York
Puoi avere ciò che vuoi semplicemente se sei disposto a liberarti della convinzione che tu non puoi averlo.
R. Anthony