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di Maria Pia Caporuscio. Se avessimo speso un po’ di più in psichiatria per curare questa classe dirigente forse non saremmo arrivati al punto in cui ci troviamo. In un momento di terribile crisi, non si pensa affatto a darsi una calmata, a riparare i danni, a cancellare le spese inutili, ad usare la testa, ma si continua da veri “coglioni”, a bruciare ogni risorsa, come sempre. Nell’ultimo rapporto della Corte dei conti statunitense (il Gao) sul programma ‘F-35 Joint Strike Fighter’, reso pubblico lo scorso 20 marzo che la nostra classe dirigente ha bellamente ignorato, come fatto anche dai mass media italiani. Nel detto rapporto viene reso noto che i nuovi cacciabombardieri (di cui l’Italia vuole comprare 90 unità a un costo di almeno 10 miliardi di euro) sono gravemente difettosi e richiederanno modifiche progettuali che ne faranno lievitare i costi. Dalla lettura del documento del Gao emerge chiaramente che gli USA e noi alleati, stiamo gettando miliardi in un pozzo senza fondo, per delle macchine che ancora non funzionano. Le modifiche fin qui adottate ne hanno fatto lievitare i prezzi, dal 2001 ad oggi il costo complessivo del programma (da 183 a 312 miliardi di euro) e di ogni singolo aereo (da 63 a 127 milioni di euro) ma il peggio lascia intendere il Gao deve ancora venire. Quegli aerei ci servono perché abbiamo speso una fortuna per costruirci una nuova portaerei: la Cavour, che però ha il ponte un po’ corto. Quindi ci servono aerei che decollano in poco spazio, anche se sono cari, e i vecchi catorci a decollo verticale non vanno più di moda. La Cavour in navigazione ci costa 200.000 euro al giorno, e sono soldi buttati se sopra non ci mettiamo aerei adatti. Dunque spenderemo 12 miliardi in aerei da bombardamento per non avere il senso di colpa di spendere 200 mila euro al giorno per niente. Chiamare “spending review” i ferocissimi tagli allo stato sociale, è geniale. E’ geniale cancellare 18.000 posti letto negli ospedali, far fallire le piccole imprese, quindi promuovere la disoccupazione per milioni di lavoratori, precarizzare ancor più chi un lavoro ce l’ha, pensare di tagliare anche le tredicesime, ma in compenso avremo 90 fighissimi e supertecnologici cacciabombardieri, a consolare chi va a letto senza cena. Dunque useremo i cacciabombardieri in modo produttivo e addirittura proficuo nell’attuazione della “spending review”? Li useremo facendogli bombardare incenerendoli un lavoratore statale su dieci e 5 operai su 10 tra i privati? Abbatteremo con i razzi intelligenti a ricerca termica, un miliardo all’anno del fondo sanitario nazionale? Chissà, forse passando a volo radente sulla spesa dei comuni si potranno tagliare servizi ai cittadini per 7,2 miliardi che equivale a fare il pieno di carburante alla portaerei Cavour per una decina d’anni. Questa crisi provocata dalle banche e mascherata da crisi del debito pubblico, è nata dal fatto che le banche Ue, gravate da una montagna di debiti di cui non si conosce né l’ammontare né il rischio d’insolvenza, con l’aiuto dei governi, hanno creato una “finanza ombra” i cui attivi e passivi non sono registrati in bilancio, per cui non si capisce dove siano collocati né a misurarne il valore. Questa finanza ombra è stata una delle cause della crisi e in pochi mesi sono stati tagliati pensioni, salari, diritti, fondi per istruzione e sanità adducendo a motivo l’inaridimento dei bilanci pubblici, vero anche questo, ma dovuto principalmente ai 4 trilioni di euro spesi o impegnati nella Ue al fine di salvare gli enti finanziari. Gli errori nella diagnosi, i rimedi sbagliati per farvi fronte e la nullità della politica, fanno dell’uscita dalla crisi una chimera. A questo punto il miglior sistema per salvare il paese è quello di chiedere l’intervento della neuro. La follia di questa gente è peggiorata e urge una cura drastica per impedire a questi folli di commettere guai peggiori!