La famiglia aveva denunciato la sua scomparsa , ma lui è riapparso, e, dopo che i Carabinieri hanno riscontrato troppe contraddizioni nel suo racconto, si è arreso ed ha ammesso di essersi inventato tutto.
E’ successo a Monteveglio, nel Bolognese, negli ultimi giorni dell’anno appena trascorso. Un E.E., incensurato
aveva raccontato a i Carabinieri di essere stato avvicinato e fermato da tre malviventi a Castel Maggiore mentre era alla guida della sua auto. Sotto la minaccia di una pistola, lo avrebbero caricato su un furgone, conducendolo in uno scantinato in luogo sconosciuto e lo avrebbero rapinato di una somma contanti di circa 45mila. Poi la mattina del 31 sarebbe stato rilasciato in un luogo della campagna del Comune di Monteveglio.
Gli investigatori del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bologna e della Compagnia di Borgo Panigale hanno però notato contraddizioni nella sua versione, ed è stato denunciato con la sorella per simulazione di reato. L’uomo ha giustificato il suo gesto con il bisogno di denaro per saldare importanti debiti.