Era la voce solista del Banco del Mutuo Soccorso, un gruppo di rock progressivo che per quelli della mia generazione ha rappresentato molto sul piano musicale.
La sua voce mi emozionava. Ancora oggi, ascoltanto le sue canzoni, provo un sentimento di struggente malinconia.
A distanza di oltre quaranta anni, il Long Playing Darwin mi avvolge nelle sue spire melodiose e accattivanti.
Mi tornano in mente i versi e le note del brano Requiescant in pace: “Ora si è seduto il vento / il tuo sguardo è rimasto appeso al cielo…”.
Ciao Francesco. E grazie.