Si spacciavano per carabinieri in servizio e telefonavano alle tabaccherie, ma in realta’ erano solo truffatori in cerca di ricariche di denaro nelle carte prepagate. Due sono le persone denunciate dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Ghilarza (Oristano), e dai militari di Abbasanta e Santu Lussurgiu (Or), entrambe di origine campana.
Telefonavano agli esercenti pubblici abilitati alle ricariche di carte prepagate, come Postepay, Mediaset premium ed altre, e spacciandosi per i carabinieri del luogo richiedevano una ricarica urgente della carta promettendo il diretto pagamento dopo qualche minuto. Un solo colpo e’ andato a segno. Infatti, in altri casi, dopo una capillare ed immediata attivita’ d’informazione svolta dai militari nei confronti delle potenziali vittime, i truffaldini si sono visti chiudere il telefono dai titolari delle tabaccherie o bar abilitati alle operazioni di ricarica.
Questa estate la truffa era arrivata in Sardegna, nel Sulcis, dove il finto maresciallo dei carabinieri, tale A.I., con spiccata inflessione dialettale siciliana, mise a segno alcuni ‘colpi’ nelle tabaccherie di Narcao (Carbonia), ma fini’ nella trappola del vero maresciallo dei carabinieri, Aurelio Mangiafico, comandante della stazione di Narcao. I militari lo denunciarono per truffa ed usurpazione di titoli: si trattava A.I., un pregiudicato 36enne di Napoli. I carabinieri riuscirono in quell’occasione a scoprire che il falso maresciallo aveva messo a segno diverse truffe a Calasetta (Ca), Saluzzo (Cn), Statte (Ta), Sant’Antioco (Ca), San Vito (Ca), Portoscuso (Ca), Decimomannu (Ca). Proseguono le indagini in tutta Italia, in collaborazione con le Poste per arrivare a scoprire gli altri protagonisti della truffa e le vittime.