La memoria è spogliata del suo valore etico e pedagogico per tramutarsi in un’arma di ricatto, in uno strumento di lotta politica contro l’ “avversario”.
Ecco che la tragedia degli Armeni viene scaraventata sul piatto di un improbabile bilancia dei torti e delle ragioni, alla ricerca di una folle par condicio che assolva il Nazismo ed il Fascismo da colpe differenti e distanti.