Che cosa resta di questo Nord? Più niente. Quel Nord operoso e sobrio è stato distrutto dalla sua classe politica precipitata dal mito di Carlo Cattaneo a quello di Ciccio Franco, il capo dei rivoltosi di Reggio Calabria, il re del “boia chi molla”. invece di settentrionalizzare il Sud si è meridionalizzato il Nord. La tristezza che prende quando si legge che il governatore lombardo Formigoni invita alla rivolta mentre Bossi, in versione Cernienko, insulta i giornalisti e gli stessi alleati fa capire come il miraggio del Nord sia diventato un incubo nazionale. C’è una classe politica che al Nord rivaleggia con le vecchie classi politiche meridionali. Priva di una visione lungimirante, autoreferenziale, pronta al ribellismo plebeo, lontana dai grandi miti del passato che hanno fatto dell’Altitalia la frontiera più europea del paese.Lega: missione fallita. E non perché lo dice Caldarola, seppur sarebbe già di per sé un buon motivo, ma perché lo dicono i fatti, di cui abbiamo già spesso detto e non ridiremo. Il gap, quel gap maledetto, che sta affossando la Politica - e portandosi dietro la Democrazia - è diventato incolmabile anche nel Partito più popolare (e populista) d'Italia. Non c'è più quel dialogo stretto con l'elettorato: ormai anche la Lega è composta da notabili di partiti, che mirano soltanto al mantenimento dello status quo. E, sebbene fosse la loro missione, non sono riusciti a preservare quel Nord operoso e diligente, dai vizi del resto della penisola L'Altitalia, resta come il partito che la rappresenta senza futuro e futuribilità.
Adesso siamo tutti uguali, e dobbiamo rimboccarci le maniche!!
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