Sento tanto parlare di Etf, non sapevo di preciso cosa fossero, mi sono informata e in questo articolo riporto ciò che mi è stato spiegato.
Prima di tutto, ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, un termine con il quale si identifica una particolare tipologia di fondo d’investimento, detto anche Sicav, gli Etf sono dunque fondi comuni d’investimento a gestione passiva, cioè il loro valore è determinato dall’andamento dei loro sottostanti, seguono infatti le performance di:
- Indici
- Asset Class
- Obbligazioni
- Settori Produttivi
Si può descrivere un ETF come un paniere di titoli che riflette le prestazioni di una determinata fetta di mercato. Gli Etf presentano diversi vantaggi, come:
- riduzione dei costi di gestione: l’investitore deve pagare solo le commissioni applicate dalla sua propria banca, in ogni caso i costi per investire in Etf sono certo inferiori a quelli applicati ai Fondi Comuni, approssimativamente corrispondono ad un terzo.
- possibilità di diversificare l’investimento: ciò permette di contenere i rischi da parte dell’investitore/risparmiatore.
- liquidità: facilità di compravendita, le quote sono comprate e vendute nei principali mercati azionari mondiali durante tutto l’arco della giornata di negoziazione.
- versatilità: anche il piccolo risparmiatore può accedere ai principali indici di mercato, investendo ad esempio in materie prime o metalli preziosi senza doverli possedere fisicamente.
- affidabilità: replicano fedelmente l’andamento dei loro sottostanti.
- bassa esposizione a rischi di insolvenza: il patrimonio investito viene restituito anche in caso di fallimento delle società che ne curano l’attività, in quanto sono strumenti a patrimonio separato rispetto a quello societario.
- adattabilità: adatti a qualsiasi obiettivo di investimento, spaziano dalla semplice commodity a strumenti di mercato sofisticati (in questo caso bisogna prestare attenzione a quelli sintetici, si tratta di metodi più complessi, con utilizzo di leva e quindi molto rischiosi)
La Borsa Italiana è tra le borse europee a più alto tasso di negoziazione ETF, e ad essi viene applicata un’aliquota pari al 26%, sui redditi da capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria. Fatta eccezione per quelli collegati ai titoli pubblici italiani, ad essi continua ad applicarsi l’aliquota del 12,5%