Finita l’estate, il calendario segna ottobre e dice che è tempo di schierarsi in acqua. Sabato (venerdì sera per i pignoli) inizia il campionato di A1 maschile, edizione numero 95. Domanda retorica: che campionato sarà?
Sarà il campionato delle nuove regole? Se ne è parlato tanto, spesso a sproposito, e le occasioni per vederle applicate sono state finora poche e disordinate. Facile pensare che nelle prime giornate le lampade dei tabelloni saranno duramente impegnate a rendicontare espulsioni, facile immaginare interpretazioni non proprio uniformi da parte dei direttori di gara. Da tenere d’occhio soprattutto l’obbligo per il difensore di arretrare dopo aver commesso un fallo e le ripartenze, prevedibili gli sbadigli per i troppi timeout (utili per i tecnici e per la pubblicità in televisione, meno per gli spettatori)
Sarà il campionato dell’equilibrio? Dal terzo al decimo posto, forse. In vetta i pronostici non dicono, ancora una volta, nulla di nuovo. Del resto se alla Pro Recco dello scorso anno togliamo Stefano Luongo, mandato a fare esperienza alla corte di Franco Porzio, Norbert Madaras che giocherà solo in Champions League, ed Ea Mangiante, passato al ruolo di team manager, e aggiungiamo tre nomi da nulla come Aleksandar Ivovic, Maro Jokovic e Alex Giorgetti, è difficile sostenere che il saldo non sia positivo per i campioni in carica. Sulla carta solo la rinnovatissima AN Brescia può aspirare al ruolo di outsider, soprattutto se Bovo saprà amalgamare i sei nuovi acquisti; la squadra è nettamente ringiovanita dopo l’addio del trio dei quarantenni (Calcaterra, Binchi, Mammarella), e dovrà ricordare bene quei maledetti ultimi cinque secondi della gara 1 di finale, unico vero errore della scorsa stagione pagato carissimo. In coda sembra facile assegnare il ruolo di vittime predestinate a Promogest e Albaro Nervi, la prima iscritta al campionato in extremis, la seconda nata in estate dalle ceneri della gloriosa Sportiva Nervi e apparentemente non in grado di fare molto meglio di quanto fece il Camogli nella scorsa stagione. Nel mezzo la lotta è abbastanza aperta, con leggera preferenza per Acquachiara e Savona. Note statistiche: nessun ungherese nei roster delle dodici iscritte, torna a bordo vasca sulla panchina dell’Acquachiara dopo un autoesilio che durava dal 2007 Paolo De Crescenzo.
Sarà il campionato del rilancio? Dopo l’ennesima estate burrascosa si colgono segnali di riavvicinamento fra i litiganti, ma è presto per dire se si tratti di buone intenzioni o di semplice politica. La FIN sembra se non altro intenzionata ad una promozione un po’ più seria, già stamattina in home page si trovano i link ai tabellini delle sei gare in programma. La RAI annuncia l’orario fisso delle 20 sia al venerdì che al sabato, rispettivamente in diretta e in differita, parlando della pallanuoto come “uno degli sport più televisivi”; avendola criticata più volte, prendo nota e attendo i fatti sperando di poter scrivere qualche elogio. Nel frattempo, buon campionato a tutti gli inguaribili amanti dell’odore del cloro.