Continuo a sostenere con forza che semplicemente leggendo la Bibbia si ha di Dio un'immagine talmente orrenda che sarebbe difficile per chiunque vedere in quel personaggio l'essere perfettissimo, puro amore e bontà, che la Chiesa vuole farci adorare.
Lo ripeto fino alla nausea... Dio ammazza con crudeltà e intenzionalmente nell'antico testamento, e tutto è tranne che un essere misericordioso.
Questo passo del libro del libro dei Numeri al capitolo 16 ne è un'ennesima dimostrazione.
Il contesto è questo...
Il popolo eletto guidato da Mosè inizia ad essere stanco di questo continuo peregrinare nel deserto senza mai vedere la terra promessa dove scorre latte e miele.
Loro sono li, a camminare da anni sotto il sole cocente nutrendosi di quel che trovano e un pò dell'insipida Manna.
Alcuni gruppi, come sovente succede, iniziarono a ribellarsi contro Mosè e contro "dio".
Così Dio decide di ascoltare le rimostranze di queste persone e le rassicura con amore e benevolenza....ups, no...vi piacerebbe!!!
Dio causa un terremoto e fa inghiottire dalla terra tutte le persone che parteggiavano per gli insorti (qualche migliaio di esseri umani comprese donne e bambini innocenti!!!) e incenerisce in un istante i loro capi, 250 persone.
Incenerimento tanto reale e drammatico che poi Dio (per nulla sconvolto dalla sua crudeltà!) ordina a Mosè di raccogliere i turiboli che ognuno di loro aveva con se perchè erano "sacri" e in metallo prezioso!
Che caratterino sto Dio!
Meglio tenerselo buono un tipetto così...
Numeri capitolo 16 dal versetto 13:
13 forse poca cosa l'averci fatto uscire da un paese dove scorre latte e miele, per farci morire nel deserto, perché tu voglia dominare su di noi?
14 Inoltre non ci hai condotti in un paese dove scorre latte e miele e non ci hai dato in eredità campi e vigne! Vuoi tu cavare gli occhi a questa gente? Noi non saliremo.
15 Allora Mosè si adirò forte e disse all'Eterno: Non accettare la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro.
16 Poi Mosè disse a Kore: Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti all'Eterno, tu e loro con Aaronne; 17 e ciascuno di voi prenda il suo turibolo, vi metta dentro dell'incenso e porti ciascuno il suo turibolo davanti all'Eterno; saranno duecentocinquanta turiboli.
Anche tu ed Aaronne porterete ciascuno il vostro turibolo. 18 Essi dunque presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell'incenso e si fermarono all'ingresso della tenda di convegno con Mosè e Aaronne. 19 Kore convocò tutta l'assemblea contro di loro all'ingresso della tenda di convegno; e la gloria dell'Eterno apparve a tutta l'assemblea. 20 Allora l'Eterno parlò a Mosè e ad Aaronne, dicendo: 21 Separatevi da questa assemblea e io li consumerò in un attimo.22 Ma essi si prostrarono con la faccia a terra e dissero: O Dio, DIO degli spiriti di ogni carne! Poiché un sol uomo ha peccato, dovresti tu adirarti contro tutta l'assemblea?. 23 Allora l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 24 Parla all'assemblea e di': "Allontanatevi dalle vicinanze della dimora di Kore, di Dathan e di Abiram".
25 Mosè quindi si levò e andò da Dathan e da Abiram; e gli anziani d'Israele lo seguirono. 26 Egli quindi parlò all'assemblea, dicendo: Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla di ciò che loro appartiene per non essere consumati in tutti i loro peccati.
27 Così essi si allontanarono dalle vicinanze della dimora di Kore, di Dathan di Abiram. Dathan e Abiram uscirono e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le loro mogli, i loro figli e i loro piccoli. 28 Allora Mosè disse: Da questo conoscerete che l'Eterno mi ha mandato per fare tutte queste opere e che non ho agito di mio arbitrio.
29 Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli uomini, l'Eterno non mi ha mandato; 30 ma se l'Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto ciò che loro appartiene, ed essi scendono vivi nello Sceol', allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l'Eterno.
31 Or, avvenne che, appena ebbe finito di proferire tutte queste parole, il suolo si spaccò sotto di loro, 32 la terra spalancò la sua bocca e li inghiottì con le loro Famiglie, con tutta la gente che parteggiava per Kore, con tutte le loro sostanze. 33 Così scesero vivi nello Sceol; la terra si richiuse su loro ed essi scomparvero di mezzo all'assemblea.
34 Tutto Israele che si trovava intorno a loro, alle loro grida fuggì, perché dicevano: Che la terra non inghiottisca anche noi!. 35 E un fuoco uscì dalla presenza dell'Eterno e divorò i duecentocinquanta uomini che offrivano l'incenso.
36 Poi l'Eterno parlò a Mosè, dicendo: 37 Di' a Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, di tirar fuori i turiboli dall'incendio, perché sono sacri, e di buttare il fuoco lontano; 38 e dei turiboli di costoro che hanno peccato a prezzo della loro vita si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare perché li hanno presentati davanti all'Eterno e perciò sono sacri, ed essi saranno un segno di monito per i figli d'Israele. 39 Così il sacerdote Eleazar prese i turiboli di bronzo presentati da coloro che erano stati arsi, e li ridusse in lamine per ricoprire l'altare
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