Non amo la “buona scuola”,
solo a leggere alcuni dei commi che ci bloccheranno metà delle attività previste mi viene da ridere (e da piangere),
mi dispiace per chi deve pensare a lavorare e trovare un posto dove abitare che sta a centinaia e centinaia di chilometri da casa, famiglia, amici e consuetudini,
e inoltre
so che la tastiera induce all’errore,
che sui social network si ha fretta e non si bada a,
che si sta parlando di cose da iniziati.
So.
E tuttavia mi fa specie leggere cose come questa:
Così ci si mostra al mondo?
pensando che chi ha scritto è un insegnante
che si è laureato in Italia
che scrive e parla e legge in italiano
e magari pretende dai suoi alunni che scrivano in modo chiaro e corretto.
Così ne approfitto per segnalare questa due giorni ;-)
quando ci vuole…