Forse leggendo il titolo di questo articolo ti sarai chiesto se sono impazzito. Cosa c’è di così interessante in porte e finestre da renderle soggetti degni di essere fotografati?
Ebbene, se accantoni un’ attimo lo scetticismo e fai una ricerca su internet, ti accorgerai di come non sia difficile trovare raccolte di foto a porte, finestre e cancelli, foto di questi soggetti in vendita che le riguardano e così via. Sicuramente tra queste foto ne troverai anche molte che ti piaceranno.
Se ti dai il tempo di osservarle scoprirai anche quali sono le caratteristiche di queste foto che rendono fotogenici soggetti così banali. Se non li scovi, o vuoi fare più veloce, leggi questo articolo.
Ti parlerò infatti del perché le foto di porte e finestre sono belle e di come fotografarle per ottenere buone immagini.
by Aldor
Perchè fotografare porte e finestre
Osservando le foto in questo articolo o qualche raccolta monotematica online, converrai con me che quelle che seguono sono le caratteristiche che danno forza agli scatti di porte e finestre.
Geometria
Cominciando dall’aspetto più ovvio, porte e finestre, per loro natura, hanno una forte componente geometrica, sia nella loro forma, sia nella loro disposizione all’interno di una facciata di un edificio. Infatti, sono state scelte e installate in maniera da essere belle da vedere. Sicuramente obbediranno a qualche regola della composizione che vale in architettura come in fotografia.
A dire il vero, anche nel caso contrario in cui un costruttore avventato avesse posizionato porte e finestre in maniera strana, avresti comunque una foto interessante. Infatti, con l’opportuna composizione potresti creare un ordine disordinato, un equilibrio sbilanciato, che risulterebbe interessante proprio perché è inaspettato.
E non dimenticare le geometrie interne a porte e finestre. Le cornici, le decorazioni e i diversi materiali che compongono porte e finestre particolari permettono di dare vita a foto astratte di sicuro effetto.
by bluecinderella
Texture
Porte e finestre antiche o pregiate sono solitamente composte di materiali che presentano interessanti texture. La giusta inquadratura che metta in evidenza le caratteristiche della superficie (di legno o metallo ad esempio), creerà una foto decisamente tridimensionale, che restituirà quasi una sensazione tattile.
Colori
Spesso porte e finestre hanno colori particolari che, inseriti nel contesto di una parete o insieme ad altre porte e finestre, o alle persone, creano combinazioni vivaci e fotogeniche. Pensa ad esempio alle case colorate di alcuni Paesi del nord Europa, oppure ai portoni di metallo arrugginiti, in cui texture e colori creano scene estremamente interessanti.
by Ava Babili
Entrare, uscire
Fotografare un’apertura di qualsiasi tipo fa spesso pensare al concetto di ingresso o di uscita, di fuga o di rifugio. Fotogrando una porta o una finestra aperte o socchiuse, magari lasciando intravedere cosa c’è oltre l’apertura, puoi suggerire sensazioni precise all’osservatore.
by Funky64 (www.lucarossato.com)
La presenza di una persona in procinto di entrare, o oltre l’apertura, ti permette anche di raccontare una storia.
Documentare
Spesso porte e finestre hanno sono anche prodotti dell’artigianato. Mettendo in evidenza le loro caratteristiche puoi raccontare un luogo, magari le sue tradizioni, meglio che con le parole.
Riflessi
Il vetro, e il metallo che spesso compongono porte e finestre, nelle giuste condizioni riflettono l’ambiente circostante. Puoi così creare giochi di riflessi e composizioni astratte di luci e colori.
by Jonathan Kos-Read
Gli aspetti tecnici
Dal punto di vista tecnico e dell’equipaggiamento, fotografare porte e finestre non richiede di inventarsi nulla, ma qualche raccomandazione torna utile.
Prima di tutto, se intendi immortalare porte e finestre nella loro interezza, magari nel contesto di una facciata, ti conviene usare una lunghezza focale non elevata, ma nemmeno grandangolare. Una lunghezza focale troppo corta porterebbe distorsioni che curverebbero le linee dritte, peculiarità di questo genere di foto. Una lunghezza troppo elevata probabilmente ti costringerebbe ad allontanarti eccessivamente dai soggetti, non trovando abbastanza spazio o frapponendo qualche altro elemento.
Se invece vuoi fotografare dettagli, allora puoi ricorrere a lunghezze focali più elevate. Un obiettivo macro potrebbe fare al caso tuo, ma diventa veramente indispensabile solo se vuoi fotografare le caratteristiche più minute dei materiali. Di solito i dettagli di porte e finestre sono abbastanza grandi da non esigere distanze di scatto ridottissime.
by Fortimbras
Se proprio non puoi evitare di usare una lunghezza focale grandangolare, sicuramente otterrai delle distorsioni sui bordi e forse delle linee cadenti. Le prime possono essere corrette in post-produzione. Le seconde sono difficili da aggiustare e quando è possibile comportano un ritaglio dell’immagine. Perciò, ti consiglio di tenere la fotocamera il più possibile parallela alla parete che ospita le porte e finestre che vuoi fotografare.
Un appunto anche sull’aperutra. Tipicamente questo genere di foto comporta l’inquadratura di una superficie piana, esattamente parallela alla fotocamera. Perciò, in teoria qualsiasi apertura va bene, perché tutto sarà sullo stesso piano di messa a fuoco.
Però, se usi un’apertura troppo ampia e non sei perfettamente parallelo, oppure qualche oggetto esce dalla superficie in maniera evidente, otterrai delle zone sfocate indesiderate. Per evitare le linee cadenti, c’è sicuramente una soluzione definitiva molto costosa: gli obiettivi tilt shift. Ovviamente, acquistare un obiettivo solamente per fotografare porte e finestre ha poco senso. Piuttosto, consideralo se pensi di dedicarti intensamente alla fotografia di architettura.
Perciò, se scatti ad una lunghezza focale sotto i 50mm, fai in modo di impostare un’apertura di almeno f/4. Se le condizioni di luce te lo permettono, punta ad f/8, così puoi stare tranquillo.
Se invece scatti ad un’angolazione, allora imposta l’apertura a seconda di come vuoi lo sfocato.
Composizione
Come accennavo, fotografando porte e finestre in molti casi ti troverai a doverti posizionare esattamente parallelo ai tuoi soggetti. In questo modo otterrai una composizione astratta in cui evidenzi le forme bidimensionali.
L’approccio più facile è quello di fotografare una singola porta o finestra posizionata secondo la regola dei terzi, circondata dallo spazio negativo della parete che la ospita. Se il soggetto è di per sè interessante, ad esempio grazie a materiali e colori, puoi ottenere una buona foto già in questo modo.
In altri casi, la composizione prende significato inquadrando combinazioni di porte e finestre, che si bilanciano in una singola immagine. All’estremo opposto ci sono invece gli scatti più ravvicinati che tagliano i soggetti, facendone vedere solo una parte e creano così delle immagini quasi cubiste.
Se non inserisci molteplici porte e finestre nello stesso scatto, spesso ottieni comunque composizioni più significative introducendo elementi accessori. Pensa ad esempio a numeri civici, cassette delle lettere, arredamento urbano, oppure anche persone di passaggio, magari sfocate da un tempo di posa un po’ più lungo.
by Pensiero
Quando invece vuoi fotografare una maniglia o altri dettagli, oppure suggerire il concetto di passaggio, spesso è necessario fotografare in maniera angolata.
Qual’è la luce migliore?
Per evidenziare la bidimensionalità la luce migliore è spesso l’ombra. Scusa il gioco di parole. Quello che intendo è che per una composizione astratta è meglio evitare ombre evidenti e quindi cercare porte e finestre che si trovano sotto un’ombra uniforme.
Inoltre, se fotografi superfici molto riflettenti, come ad esempio il vetro, fai attenzione che anche se il soggetto è all’ombra tu potresti essere al sole. In questo modo il tuo riflesso potrebbe essere estremamente evidente. Per ridurre il problema vestiti di colori scuri, ma soprattutto vedi se puoi cambiare lievemente il punto da cui fotografi per sparire dal riflesso.
Quando invece vuoi evidenziare la texture delle superfici, ad esempio del metallo arrugginito o del legno, cerca di sfruttare la luce radente. Quindi, in questo caso è da preferire la golden hour o la luce di un flash.
La post-produzione
Ci sono anche alcune correzioni tipiche da fare in questo genere di foto.
Prima di tutto, applica la correzione di tutte le distorsioni legate al modello di obiettivo. Eviterai così linee indebitamente curve.
Poi, se sono presenti linee cadenti, agisci su quelle cercando di raddrizzarle. In Lightroom lo strumento Upright fa meraviglie, tutte in automatico.
Spesso sarà utile aumentare più del solito contrasto e chiarezza, per far risaltare i contorni degli elementi geometrici. Per lo stesso motivo, in questo genere di foto è lecito e indicato esagerare un po’ con la nitidezza (lo sharpening).
Quando fotografi porte e finestre in cattive condizioni, per esempio rotte o arrugginite, è molto indicato un aspetto grunge (come dicono gli americani) per ottenerlo esagera con il contrasto e desatura quanto basta.
by Nebojsa Mladjenovic
Una elaborazione consueta consiste anche nel creare collage che mettono nella stessa immagine diverse porte e/o finestre o loro dettagli. In questo modo puoi creare attraenti giochi di forme e colori.
by Luz Adriana Villa A.
Conclusione
Porte e finestre possono costituire ottimi soggetti su cui esercitarti. Sono sempre disponibili, sempre in posa, le trovi dappertutto. Sono anche un ottimo tipo di foto da fare in viaggio.
Sfruttale per esercitarti nella composizione e nelle combinazioni di colori e texture. Un’ottima idea può essere lanciare un progetto fotografico in cui fotografi solo porte, finestre, portoni e cancelli. Sarà sicuramente divertente.