Si ricomincia a camminare

Da Topinapigmy

Un pò di assenza in questo blog è vero, perdonatemi ma con l’arrivo del caldo afoso le tane vanno ripristinate a dovere e poi… poi c’è una novità. Insomma ho ricominciato a passeggiare per monti e valli e ne sono davvero felice. Per chi ancora non l’avesse capito sono dovuta stare ferma a causa di un problema alla schiena che sono riuscita a risolvere solo di frequente per cui, di camminate, proprio non potevo farne ma adesso, che sono a posto, ho ripreso. Vi sto infatti preparando un bel reportage. Un reportage pensate di 4km. 2 all’andata e 2 al ritorno che piano, piano mi sono fatta zampettando e voglio condividerlo con voi quindi tenetevi pronti amici perchè si riparte. Preparate gli zaini e qualche ghianda di riserva. Nel mentre però non vi lascio senza nulla in mano anzi, vi propongo un mio articolo (che molti di voi già conoscono) appartenente all’altro mio blog prositvita.wordpress.com Questo post s’intitola “Esseri Sacri” ed è dedicato agli alberi. L’ho dedicato a loro perchè mi piace viverli durante le mie passeggiate. Mi piace conoscerli e averci a che fare perchè secondo me sono una delle linfe vitali della vita stessa. Spero piaccia a chi ancora non lo conosce, spero non sia una noia per chi invece già lo ha letto. Gli alberi e tutta la natura, io la vivo così e devo dire che mi fa un gran bene, spero che anche voi possiate imparare, chi già non lo fa quanto meno, ad avere questo tipo di rapporto con la Madre di tutti noi. Io vi saluto e vi do appuntamento per la prossima volta in cui vi porterò con me in una delle strade di campagna più belle della Liguria di Ponente anche se le nostre stradine, a dire il vero, sono tutte meravigliose. Un bacione, alla prossima!

ESSERI SACRI

Vi siete mai soffermati ad osservare intensamente un albero? A guardarlo con occhi diversi? Uno sguardo profondo? Immagino e spero proprio di si. Esso è vivo. Palpita. Respira. E se sai ascoltarlo ti parla. Così come parla con i suoi simili comunicando una lingua a noi incomprensibile ma vera. Fatta di energia e atmosfera. Sotterranea e silenziosa che non avviene solo attraverso le fronde che s’incrociano tra loro giocando col vento ma anche attraverso le radici in uno scambio simbiotico con il quale riescono anche ad aiutarsi a vicenda. Gli alberi che donano forza. Abbracciamo un giovane albero, già adulto però; ci riempirà di vigore e positività. Sarà in grado di assorbire il nostro eventuale malessere e sprigionare invece gioia in noi. Quelli ancora piccolini, lasciamoli crescere, non hanno ancora la possibilità di cullarci in un immaginario abbraccio. Gli alberi. Che formano il bosco, le foreste, così come tutte le parti del nostro organismo formano il corpo umano.

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Non sono messi a caso. Il Pino Silvestre ad esempio, si trova solo in determinate zone, altezze e soprattutto verso il centro della selva. Perché il Pino Silvestre ha le stesse funzioni del nostro polmone. E infatti, il nostro polmone è situato in una posizione relativamente centrale a noi, al nostro torace. Permette al bosco di respirare e più di altri, e più velocemente, trasforma l’anidride carbonica in ossigeno con la grande capacità di purificarlo e disinfettarlo. Compito esattamente opposto invece spetta al Brugo. Un alberello dalle dimensioni minori, talvolta chiamato addirittura arbusto che se ne sta, recintando, intorno alle altre piante. Sarà facile infatti notarlo a bordo strada. Perché il Brugo protegge. E come la nostra pelle, cerca di difenderci dai nemici che possono intaccare la parte più interna di noi. Lui che può. Lui che “non patisce niente”. Alberi austeri, imponenti. A volte invece bizzarri e simpatici dalle svariate forme. A volte addirittura sacri. E ne sono d’accordo. Sanno ascoltarvi. Può sembrare impossibile ma è così. Hanno un anima. Toccateli, accarezzateli, fatevi regalare un po’ della loro forza, vitalità e saggezza. Alberi che dominano. Che sovente, tutti insieme, scaturiscono quasi timore. Che attirano fulmini, proteggono dalle frane, ci fanno ombra. Diventano ottimi nascondigli per gli animali. Riescono persino ad attirare, e questo è riferito prevalentemente agli insetti, bestioline in grado di difenderli da agenti patogeni che potrebbero fargli del male. In cambio, elargiscono sostanze più che nutrienti e ripari per i loro aiutanti. Si rinnovano costantemente arrivando addirittura a far seccare quella parte che non serve più, ad eliminarla. Pur di rimanere vivi. Quasi eterni molti. Sono esseri viventi molto longevi. E amano vivere in serenità e armonia. Non sentono il nostro stesso tipo di dolore. Non hanno le nostre stesse cellule neuronali ma soffrono quando viene fatto loro del male. Soffrono in modo diverso ma è così. Rispettiamoli. Un mondo senza questi figli della terra, non sarebbe un mondo. Senza i loro fiori, senza i loro frutti. Organizzate una passeggiata sotto agli alberi e provate a condividere momenti con loro come non avete mai fatto. Pensate che, a lungo andare, possono anche insegnarvi ad avere la loro stessa sensibilità e mi riferisco ad una sensibilità di percezioni, di impressioni. A sentire non solo con le orecchie e a guardare non solo con gli occhi. Queste sono per me doti che fanno bene, di cui tutti abbiamo bisogno e gli alberi, ne sono i maestri migliori.



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