Magazine Diario personale

Si riparte?

Da Pendolo0

La sveglia. La macchinetta per fare i biglietti rotta. La coda alla biglietteria. La macchinetta per la convalida dei biglietti rotta. L’annuncio dell’arrivo del treno. La corsa su per le scale del sottopasso. La ricerca del capotreno per la convalida del biglietto. Il finale del libro iniziato sulla spiaggia. Il caffè nella stazione di cambio treno. Le chiacchiere al bancone. “Dove sei stata in ferie?”. “In Sicilia, abbiamo fatto un bel giro”. Un minuto – il tempo del caffè – di mare, ristoranti buoni, Barocco, Magna Grecia, caldo, bed and breakfast convenienti, l’anno prossimo ci ritorno. “Noi siamo stati a Ibiza, invece”. Ancora racconti. L’annuncio dell’arrivo del secondo treno. L’aria condizionata guasta. L’inizio del nuovo libro, il primo dopo la pausa estiva. Il treno che rallenta. L’arrivo in stazione. La scala mobile per risalire in centro rotta. L’ufficio. Le email. Le riunioni, i progetti, gli avanzamenti. L’agenda che inizia a riempirsi. Il mal di testa che già si riaffaccia. Il ritorno. La scala mobile ancora rotta, ma in discesa è meno importante. L’uscita dal sottopassaggio sbagliata. Il gruppetto di pendolari che parlottano tra loro, tutti contenti e abbronzati. “Quando sei rientrato?”. “Io oggi, tu invece?”. “Io la scorsa settimana”. Il controllo del biglietto. Il treno che si ferma nella stazioncina deserta per scambiarsi con quello che arriva nella direzione opposta. La collinetta di fronte alla stazione, più brulla di come l’avevo lasciata prima delle ferie. Altri racconti di vacanze. Altre spiagge, altri mari, altre gite, altri bed and breakfast convenienti. La Sicilia e la Croazia sono le mete più gettonate, quest’anno, tra i miei compagni di viaggio. “Io sono stato a vedere l’Expo”. “Ne vale la pena?”. “Mah, c’è da fare un sacco di coda”. L’aria condizionata rotta, ma nella carrozza più avanti funziona. “Spostiamoci, allora, che qui si muore di caldo”. Il dondolio che mi mette sonno, ma devo resistere: non mi piace dormire sul treno. Le pagine del libro. I girasoli, ormai grigiognoli e rinsecchiti con la testa china. Sono passati i giorni in cui rincorrevano il sole, pieni di forza e di colore. In fondo, mi sento un po’ come loro. L’arrivo nella stazione di cambio. L’attesa del secondo treno. Speriamo che sia puntuale.

Tutto è cambiato, tutto è rimasto com’era.

Si riparte.

2015-02-16 07.11.20-2


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