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Si riqualifica di Via Galvani. Farlo senza ciclabile sarebbe illegale, il Municipio che farà?

Creato il 18 dicembre 2015 da Romafaschifo
Si riqualifica di Via Galvani. Farlo senza ciclabile sarebbe illegale, il Municipio che farà?Ai vertici del Primo Municipio, impegnatissimi dal giorno dell'elezione a tutelare gli interessi non delle persone ma delle loro automobili (sono riusciti a far saltare la festa di strada a Via Urbana), sarà preso un colpo quando hanno ricevuto questa lettera firmata dal bravo Roberto Pallottini del Coordinamento Roma Ciclabile, la rete che mette assieme tutte le associazioni di ciclisti a Roma. Per fortuna, a quanto pare, anche i ciclisti (fino ad oggi parte del problema e non certo soluzione verso una ciclabilità civile) si sono svegliati ed hanno capito che l'importanza di una ciclabile urbana, dentro alla città, è ben maggiore di assurde piste bucoliche utili per andare a fare una passeggiata la domenica.
E allora i ciclisti, saputo che il I Municipio si apprestava a restrutturare Via Galvani, hanno scritto quanto potete leggere qui sotto. 
Gentile assessore, abbiamo saputo dei lavori di manutenzione straordinaria di Via Galvani. La strada è una componente importante della rete ciclabile romana prevista dal Piano quadro della ciclabilità approvato dal 2012 all'unanimità dal consiglio comunale e, nonostante non sia dotata di alcuna opera per la sicurezza di chi la usa in bicicletta, è già molto frequentata dai ciclisti urbani, con tutti i rischi che ben conosciamo.Come lei forse saprà, ai sensi della L. 366/98, è fatto obbligo alle amministrazioni di prevedere opere a favore della mobilità ciclistica quando sono previsti interventi di manutenzione straordinaria nelle strade comprese nella rete ciclabile pianificata. Non ci risulta che abbiate previsto queste opere. Le chiediamo quindi, con urgenza, di incontrarci per parlarne e prevedere una variante alle opere previste che rispetti, giuridicamente e concretamente, gli impegni presi con l’approvazione del Piano e con i programmi che la giunta del I Municipio ha sempre dichiarato di voler sostenere a favore della ciclo mobilità.
Ce la farà anche questa volta il Primo Municipio (la lettera è stata inviata all'assessore ai lavori pubblici Tatiana Campione e all'assessore all'ambiente e mobilità Anna Vincenzoni) a voltare le spalle alle legittime richieste di civiltà, di sicurezza, di Europa? Ce la farà anche questa volta a collaudare un cantiere contravvenendo a fior di norme regionali? Davvero avevano previsto un rifacimento di Via Galvani senza pensare alla ciclabilità? E effettivamente, come le associazioni di ciclisti sottolineano, una ciclabile qui sarebbe strategica: a Testaccio è pieno i scuole e università e ci sono tanti ragazzi che si muovono in bici. Via Galvani è un asse cruciale che collega di fatto Testaccio e Monteverde al Colosseo, una scorciatoia naturale anche attraverso il Mattatoio che, a breve, ospiterà l'Accademia di Belle Arti: altri potenziali ciclisti come quelli che frequentano sempre di più il Mercato di Testaccio. Insomma, come si fa a non pensarci?
Forse non c'è spazio su Via Galvani per due corsie ciclabili, ma se ne può comunque fare una e i benefici andranno ai ciclisti in entrambe le dimensioni: da una parte avranno la pista, dall'altra avranno una strada molto meno ingombra di sosta abusiva proprio grazie al restringimento della carreggiata. 
Oggi le condizioni quotidiane di Via Galvani sono semplicemente vergognose. Un insulto al buon senso. La strada ha carreggiate "alla romana" e arredo urbano "alla romana". Insomma anche se ci si ferma in doppia fila il traffico non si blocca e allora questo giustifica il concetto di "non dare fastidio a nessuno". Abbiamo girato questo filmato ieri mattina, giornata di targhe alterne con traffico dimezzato. Ciononostante la strada, con dimensioni appunto anomale delle carreggiata, veniva scambiata per un parcheggio da troppe troppe auto. Pericolo e disagio specie per chi si muove in bici. Ora si può risolvere. 

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