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Si rivelano per quello che sono. O dimostrino di essere diversi

Creato il 05 marzo 2013 da Tiba84
Si rivelano per quello che sono. O dimostrino di essere diversiDilettanti allo sbaraglio, il web ha ironizzato sulle presentazioni dei grillini. Ma talvolta c'è qualcosa di peggio: la neo-eletta rappresentante della Camera, Roberta Lombardi, che riconosce a Mussolini la figura dello statista con "un altissimo senso dello stato e la tutela della famiglia". Parole pericolose, a cui soggiace un interrogativo: il fascismo è meglio della casta? Ovvero, contro questa mala-politica è permesso tutto?
Io credo di no. Perché non credo che la rabbia degli elettori che hanno scelto Grillo - tra l'altro si può notare che là dove si ritiene che le riforme della politica proposte da Bersani siano in conseguenza della "vittoria grillina", allora si deve convenire che si è trattato di un voto di protesta. Utile, importante, ma di protesta - costituisca l'incipit di una dittatura. E questo è l'errore che Grillo sta compiendo adesso, lo stesso dei partiti maggiori tanto deprecati: ottenere il mandato per un motivo di rappresentanza, e poi non rispettarlo, ma occuparsi dei propri progetti. Il Grillo, infatti, che adesso rifiuta di governare col PD anche sui punti affini al suo programma, è un Grillo sfascista. Va detto chiaro e tondo. E se qualcuno ha problemi con questi giudizi, che cresca.
Di fronte all'esaltazione del fascismo (pericoli già visti... e non c'è niente di più fascista che lasciar controllare il Parlamento da un esterno!!!), occorre preoccuparsi e riflettere. E i grillini hanno ben poco da dire chiedendo perché non siamo stati zitti di fronte ai vari Scilipoti, Santanché e Minetti, in primis perché non siamo stati zitti, in secondo luogo perché così facendo si eguagliano alla casta che avrebbero voluto/dovuto spazzare via. Paragonandosi a loro, infatti, non escono dal vincolo. Sono come loro.
Condivido le parole di M. Gramellini: dimissioni subito! Dimostrino di essere diversi, se lo sono.
«Prima che degenerasse, il fascismo aveva una dimensione nazionale di comunità attinta a piene mani dal socialismo, un altissimo senso dello Stato e la tutela della famiglia». Questo Paese senza memoria digerisce ormai qualsiasi oltraggio alla sua storia, ma se un politico di spicco della Casta avesse pronunciato parole simili, dubito che l’avrebbe passata liscia. Nemmeno Berlusconi, per citare un caso limite, si era mai spinto a tanto. I più sarcastici gli avrebbero chiesto in quale giorno, ora e minuto esatto un movimento giunto al potere con la violenza e la sospensione delle libertà fondamentali era degenerato in qualcosa di peggio. I più sensibili sarebbero sobbalzati davanti alla superficialità urticante di certe affermazioni. In particolare la seconda, perché per dire che il fascismo dei gerarchi corrotti e della retorica patriottica ammannita al popolo come una droga aveva «un altissimo senso dello Stato» bisogna avere un altissimo tasso di malafede o, peggio, di ignoranza. E non oso immaginare la reazione di Grillo. Gli avrebbe urlato da tutti i computer: sei morto, sei finito, sei circondato, arrenditi topo di fogna.
Purtroppo il pensiero sopra riportato è opera di Roberta Lombardi, neocapogruppo alla Camera dei Cinquestelle, che lo ha scritto su un blog non più tardi di un mese fa. Conosco tante persone che hanno votato Grillo per dare uno scossone al Palazzo. Ma nella lista degli scossoni desiderati dagli elettori non credo rientrasse l’apologia di fascismo. Perciò sono sicuro che la signora Lombardi presenterà entro stasera le sue scuse, seguite dalle sue dimissioni.

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