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Si Saldi chi può: ecco come difendersi dagli sconti-bufala

Creato il 28 dicembre 2010 da Lapulceonline

saldiQuello del 2010 è stato decisamente un Natale sottotono sul piano dei consumi. I primi dati rilevati dall’osservatorio Nazionale Federconsumatori evidenziano infatti serie difficoltà da parte delle famiglie a far quadrare i conti, costrette dalla crisi ad imbattersi più con le spese correnti (bollette, affitti, mutui ecc.) piuttosto che con le strenne da mettere sotto l’albero.
Il settore più penalizzato risulta essere quello dell’abbigliamento, e si teme che la situazione non sia destinata a migliorare nemmeno nel periodo dei saldi, solitamente fondamentali per favorire una ripresa: una flessione dei consumi rispetto al 2009 è praticamente certa.

Ma per chi può ancora permettersi di dedicarsi allo shopping post-natalizio, la Federconsumatori, come di consueto, ha stilato una serie di consigli per difendere le famiglie dalle trappole al fine di evitare che esse incappino in falsi sconti o bufale d’ogni sorta tipiche dell’evento-saldi. Ecco la lista degli accorgimenti consigliati:

1. verificare oggi, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, anche fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutarne la reale convenienza;
2. non fermatevi mai davanti alla prima vetrina, girate più negozi, confrontate i prezzi e, in ogni caso, orientatevi verso beni o prodotti che vi servono veramente;
3. diffidate dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. i prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma di questa stagione, non di quelle passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6. non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. i commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una associazione dei consumatori.
Per chi volesse saperne di più, la sede alessandrina di Federconsumatori si trova in via Faà di Bruno, 37 –Alessandria – Tel: 0131.325150/ fax 308271
[email protected]


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