Si salvi chi può

"Si prega l'Amministrazione Comunale di Ferrara di non rimuovere questa bicicletta perché, anche se un rottame, svolge quotidianamente la sua funzione. Grazie, una studentessa universitaria"
E' il messaggio attaccato ad una bicicletta parcheggiata in una delle vie centrali della città estense. E' da giovedì 18 che una ditta incaricata dal Comune sta ripulendo parcheggi e aree sosta da "biciclette considerate rottami". Una bonifica necessaria, se non fosse che la maggior parte delle biciclette che ogni giorno accompagnano migliaia di studenti da un punto all'altro della città possono essere considerate rottami. Ferraglia vecchia e arrugginita con cui spesso lo studente instaura un vero e proprio rapporto di complicità e amore. Così gli studenti si attrezzano come possono per evitare che anche il loro Ronzinante cada vittima di una bonifica senza anima.  E' il caso della ragazza proprietaria della bicicletta fotografata sopra, che non ho avuto il piacere di conoscere personalmente, ma a cui va l'onore di tutti gli studenti ferraresi. Si tratta di biciclette che hanno visto passare generazioni di studenti sui loro sellini, che hanno dovuto sopportare il pedalare mesto dell'esame andato male e il fracassarsi atroce delle ruote sui ciottolati al vorticoso movimento di gambe esagitate in preda al loro primo trenta e lode, per poi finire, di nuovo, tra le mani di un'altra matricola. La vita di una bicicletta a Ferrara si misura come per gli alberi, contando gli strati di vernice che ogni nuovo proprietario gli ha dato.