Si scrive Risorgitalia si legge Risorgimento 2.0

Da Hjorda


Tutti noi ogni giorno parliamo male dell’Italia e delle sue disfunzioni croniche e delle mille cose che non vanno e che ci fanno sentire ultimi in Europa e nel mondo. Ora immaginate che per un giorno il 17 marzo 2011 tutti gli italiani sparissero di colpo dalla penisola lasciando tutte le loro cose sospese nel tempo. Rimarrebbero così solitarie le Dolomiti, il fiume Po, le coste della Sardegna e le colline del Chianti e il Gran Sasso con la Maiella e giù in fondo verso le spiagge della Puglia e della Sicilia. Tutto solitario e deserto.

Ora pensate un attimo a tutti questi luoghi facendo un  viaggio immaginario con la mente. Immaginate poi di trovarvi quel giorno a Piazza del Popolo solare e appunto deserta. Tutto lo spettacolo solo per voi. Potreste entrare negli Uffizi a Firenze senza pagare il biglietto oppure andare a Siena a vedere la battaglia di Anghiari. Oppure ancora potreste perdervi per le calli di Venezia e costeggiare il Canal Grande.

Tutto questo non è solo e semplicemente cultura, ma l’infrastruttura, il codice genetico dell’Italia. Se, in nuovo viaggio immaginario e catastrofico, tutto divenisse sabbia del deserto o peggio ancora se avenisse un terremoto catastrofico come quello del Giappone fareste molta fatica a capire in quale paese vi trovate.

La cultura poi non è solo fatta di marmo o musei o di Alessandro Manzoni. La cultura italiana è fatta dal colore dei mille dialetti di ogni regione o comune e, quindi, persino dalle poesie piene di parolaccie di Giocchino Belli o delle pasquinate popolari nella Roma dell’ottocento. Il grande cinema neorealista di Rossellini o quello di Pasolini è fatto proprio utilizzando “materiale” che arriva dal basso, dal popolo.

E proprio dal basso è nata in questi giorni un’idea che sfrutta le potenzialità della rete per unire gli italiani su quello che di meglio è stato fatto nella storia italiana. Risorgitalia è nata dall’intuizione di Massimo Melica, che per primo ha compreso le potenzialità della rete nel creare un luogo comune di orgoglio nazionale. Un posto 2.0 dove poter lasciar traccia dell’affetto sincero per tutti quei luoghi e monumenti che ho elencato sopra.

Risorgitalia è un’ iniziativa composita e corale, che ha tante facce virtuali. C’è una pagina Risorgitalia su Facebook e un video su YouTube e soprattutto un sito risorgitalia.it dove scrivere delle dediche proprio con lo spirito genuino della cultura dal basso.

Pure qui dobbiamo continuare a dare addosso all’Italia? Se fossimo francesi o tedeschi avremmo difficoltà a sostenere un progetto come quello di Risorgitalia?

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