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Si sono sciolti i R.E.M.

Creato il 22 settembre 2011 da Joolio

Si sono sciolti i R.E.M.I R.E.M. non esistono più. Così, dal nulla con un semplice comunicato online sul loro sito, la band di Athens, Georgia ha detto addio alle scene dopo 31 (31!) anni di attività. La notizia, per chi seguiva da vicino Michael Stipe e soci, non è però un fulmine a ciel sereno. La decisione di non promuovere l’ultimo disco, Collapse Into Now, doveva lasciar presagire qualcosa del genere.

“Come R.E.M. e come amici e co-cospiratori, abbiamo deciso di chiudere la nostra storia come band”, si legge nel comunicato postato sul web dal gruppo che, in piedi dal 1980, ha scritto pagine importanti della musica indipendente statunitense e poi, a partire dall’uscita del celeberrimo Out Of Time, della musica pop tout-court. “Abbandoniamo le scene con un grande senso di gratitudine, di realizzazione e di stupore per tutto quello che abbiamo realizzato. A tutti quelli che si sono emozionati con la nostra musica, i nostri più profondi ringraziamenti per averla ascoltata”.

Sul sito i R.E.M. hanno pubblicato anche i messaggi individuali dei 3 componenti ufficiali della band.

Eccoli:
Michel Stipe: “Un saggio una volta disse che la cosa più importante quando si va a una festa è sapere quando è il momento di andare via. Abbiamo costruito qualcosa di straordinario insieme. E ora è tempo di abbandonarla. Spero che i nostri fan capiscano che questa non è stata una decisione facile. Ma tutte le cose hanno una fine e noi abbiamo voluto finire bene, a modo nostro. Ringraziamo tutti quelli che ci hanno permesso di essere i R.E.M. durante questi 31 anni. È stato meraviglioso”.

Mike Mills: “Durante l’ultimo tour e mentre realizzavamo l’ultimo album, ci chiedevamo cosa avremmo fatto poi. Siamo sempre stati una band nel senso più vero del termine. Fratelli che si vogliono bene e si rispettano. E abbiamo preso questa decisione insieme, consensualmente, senza avvocati o disarmonie. Era il momento giusto”.

Peter Buck: “Una delle cose più belle di questa band è il fatto che le nostre canzoni significavano per il nostro pubblico quello che significavano per noi, avevano la stessa importanza. Essere stati parte della vita dei nostri fan è stato un regalo incredibile. Grazie”.

Buck conclude il suo saluto con un ringraziamento al batterista Bill Berry che lasciò la band durante il tour di Monster a metà anni ’90 – e chi se lo scorda quel mitico concerto al fu Palaeur di Roma quando andò via la corrente per 2 volte durante What’s The Frequency Kenneth? – per colpa di un aneurisma. “Mike, Michael, Bill, Bertis (Downs, manager della band) sono stati grandi amici, e so che li rivedrò in futuro”, conclude il chitarrista. “Come rivedrò chi ci ha seguito e supportato negli anni, dai negozi di dischi ai club degli esordi, guardando un gruppo di diciannovenni che provavano a cambiare il mondo”.


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