Le vendite al dettaglio sono scese dello 0,3% a gennaio 2011 sul mese precedente e dell’1,2% su base annua. Una riduzione tendenziale così forte non si registrava da maggio 2010 e anche su base congiunturale, si tratta del calo più marcato da aprile 2010. Ha pesato soprattutto l’inatteso calo mensile dei consumi alimentari. Le vendite al dettaglio degli alimentari sono scese infatti dello 0,5% mensile e quelle non alimentari dello 0,2%, mentre su base annua entrambi i comparti hanno accusato un riduzione dell’1,2%.
Crollo delle vendite alimentari negli ipermercati
Guardando alla tipologia dei punti vendita, il calo delle vendite di gennaio risente sopratutto della negativa performance dei piccoli negozi (-1,4% su base annua), ma anche la grande distribuzione registra una riduzione (-0,9%). Più in particolare, nella Grande distribuzione organizzata (Gdo), tra gli esercizi a prevalenza alimentare, ci sono state rilevanti riduzioni delle vendite nei supermercati (-1,4%) e sopratutto negli ipermercati (-2,7%), mentre meno forte è lstata a discesa nei discount alimentari (-0,6%).
E’ andata peggio del picco della crisi nel 2010
«Il dato negativo di gennaio delle vendite al dettaglio colpisce molto: è andata peggio della fase più allarmante della crisi nel 2010». A dirlo è il presidente di Confesercenti, Marco Venturi. «Fa riflettere – ha aggiunto Venturi, commentando i dati Istat – il calo degli alimentari nei piccoli negozi e perfino nella grande distribuzione: questo vuol dire che siamo davvero alla frutta. A risollevare le sorti dei consumi interni non c’è stato neppure il miracolo dei saldi. E ancora una volta sono i piccoli negozi a pagare il prezzo più salato». Secondo il presidente di Confesercenti «la percezione degli italiani è quella di chi si sente ancora alle prese con una crisi di cui non si vede l’uscita, come ha evidenziato il rapporto Confesercenti-Ispo, secondo il quale oltre il 90% dei nostri concittadini nega che il peggio sia passato».
In tre anni i consumi caduti del 6,5%
Negli ultimi tre anni vi è stata una caduta dei consumi del -6,5%, con una contrazione della domanda di circa 51 miliardi di euro. Lo ha rilevato l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori che ha commentato negativamente i dati sul commercio al dettaglio di gennaio, sottolineando il «profondo disagio vissuto dalle famiglie, costrette a ridurre le proprie spese, persino nel settore alimentare». (Sole 24)