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Si torna a parlare del TABU' Italico

Creato il 21 maggio 2010 da Beatotrader

Si torna a parlare del TABU' Italicoda Lakeside Capital
Quelli che la patrimoniale
A Tabacci che dice che:
"Se la ricchezza patrimoniale finanziaria è otto volte il debito pubblico, come dice Tremonti, coloro che la detengono non possono restare estranei alla manovra complessiva..."
vorrei solo dire che, nella sostanza, confiscare risparmi con un’imposta patrimoniale per ripianare parte del deficit pubblico non è tanto diverso da un default sul debito.
Non è un bel segnale da dare ai mercati, a mio avviso, parlare di una nuova imposta patrimoniale sui risparmi degli italiani: equivale a dire che, con la sola ricchezza che produce annualmente, l’Italia non è in grado di onorare il debito.
Ovvero è insolvente.
Ecco che il TABU' della PATRIMONIALE riaffiora nuovamente nelle Italiche lande...
E mi sembra pure LOGICO:
visto che la situazione generale continua a degenerare e che il PEGGIO NON è passato
visto che l'Italia continua a stagnare da ormai 15 anni
visto che abbiamo un debito pubblico cumulato che fa drizzare i capelli (quasi 2 TRILIONI di euro)
visto che su uno STOCK di debito così colossale bastano anche piccole variazioni AL RIALZO sugli interessi da pagare ed i conti della serva ti saltano come birilli...

Non sappiamo se il punto di non ritorno è già stato oltrepassato.
Quello che sappiamo è che le professioni di ottimismo sull’Italia che “ne uscirà meglio di altri” non solo si sono dimostrate del tutto fuori luogo, ma ci hanno fatto perdere due anni di legislatura, discutendo del nulla.
Il nostro stock di debito ci “condanna” a crescere perché ogni aumento del suo costo, per ripresa congiunturale o per aumento del nostro premio al rischio (come avvenuto in queste settimane di contagio greco) rischia di costarci moltissimo in spesa per interessi. Abbiamo perso la polizza di assicurazione sui mercati, l’avanzo primario.

La manovra prevista dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti.....
...La correzione dell’1,6 per cento di Pil e 25 miliardi di euro rischia quindi di essere del tutto insufficiente non solo per il percorso di rientro verso il 3 per cento del rapporto deficit-Pil....
Poi esiste “il” problema italiano, la non-crescita
. Per il quale nulla si è fatto in questi due anni di legislatura (e nei quindici precedenti)....
Eppure, da due anni non facciamo che ascoltare il mantra: “l’Italia è messa meglio di altri, e ne uscirà meglio di altri”...

Oggi qualcuno si è risvegliato ma noi lo diciamo da sempre: quando un grande debitore non cresce abbastanza, i suoi creditori si innervosiscono, e il rischio cresce. E l’Italia è il Grande Debitore di quella che a sua volta è diventata la Grande Debitrice, l’Unione europea....

Ma un Tremonti a guardia dei saldi di bilancio non basta, serve anche “far politica”, nella fattispecie servono anche riforme di struttura, e anche quello lo abbiamo ripetuto alla nausea......
Manovra da 25 miliardi? Ne serviranno di più.
Pensate se questa cifra (frutto di risparmi permanenti e non di semplici rinvii di spesa) fosse stata messa in campo subito dopo il primo tempo della crisi, magari utilizzandola per ridurre la pressione fiscale ed affiancandola a riforme di sistema pro-crescita.
Ma non si vive di ipotesi, soprattutto in Italia, dove l’emergenza è il nostro destino, dalla breccia di Porta Pia ai giorni nostri
....

Nel frattempo pare che la Manovra sia già diventata più URGENTE e più CONSISTENTE
Il governo stringe i tempi della manovra correttiva
Dovrebbe tenersi martedì prossimo il Consiglio dei ministri che dovrà varare la finanziaria da 27-28 miliardi. Tremonti da Napolitano in serata, poi a Palazzo Chigi. Tagli strutturali alla spesa. Fini e Schifani sospendono i pensionamenti anticipati in Parlamento ...»

INSOMMA
INUTILE CONTARCI DELLE BALLE
se uno dei pochi HATU (tanto strombazzato) dell'Italia
è quello di avere UN BASSO LIVELLO DI INDEBITAMENTO PRIVATO
che controbilancia L'ALTO LIVELLO D'INDEBITAMENTO PUBBLICO
allora 2+2 dovrebbe fare 4
E le tasche dalle quali pescare in caso d'Emergenza dovrebbero essere proprio quelle degli italiani....
ANCHE SE un Brunetta sì ed un Tremonti pure...spergiurano un giorno sì e l'altro pure: "NON TOCCHEREMO LE TASCHE DEGLI ITALIANI!"
Come invidio questa facilità e sicurezza nel promettere.
Ma come faranno poi a dormire traquilli la notte?
In ogni caso io mi auguro che abbiano ragione LORO...ma ogni giorno che passa su questa pericolosa "china discendente"
LE PROBABILITA' che quella promessa sia solo una FOLA aumentano drammaticamente
Vedi cosa scrivevo in Il DEBITONE TOTALE (pubblico+privato)Ciclicamente incocciamo in questa considerazione: "il debito pubblico dell'Italia è da record ma l'indebitamento dei privati è molto basso...dunque sommando i due tipi di debito (uno maggiore e l'altro minore) in fondo non siamo poi messi così male".
Fondamentalmente è vero: ormai non si può considerare l'indebitamento pubblico senza fare un "accoppiamento" con l'indebitamento dei cittadini.

La somma delle due "palle al piede" da una misura più pragmatica di quanto una nazione possa finire "sul fondo del lago" ...o comunque della sua capacità di onorare il debito pubblico pescando in casi estremi nelle tasche più risparmiose dei cittadini.

E qui iniziano "le dolenti note" di questo indicatore composito e pragmatico...

La consapevolezza che i cittadini sono poco indebitati può essere molto utile a livello di credibilità sul mercato globale dei titoli di stato: è la consapevolezza che esiste un salvagente...una riserva d'emergenza dalla quale eventualmente attingere.

Ma NELLA PRATICA come è possile attingere a questo "serbatoio d'emergenza" in caso di bisogna?
Prelievo forzoso dai conti correnti? Aumento delle tasse già esose?....
Come potete vedere parliamo di misure molto IMPOPOLARI o difficilmente applicabili.
Questo serbatoio privato che compenserebbe l'alto debito pubblico a me sembra DIFFICILMENTE ATTINGIBILE: qualunque governo ci provasse rischierebbe di cadere in quattro e quattrotto....
Pertanto un indebitamento privato MINORE va considerato una risorsa da "ultima ratio" o comunque una risorsa che rischia di esaurirsi in fretta (nel volgersi di una generazione)....


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