Ci credevamo tanto in “Business Stories”, videocontest promosso da Invitalia per far da lepre al lancio dei nuovi incentivi “Nuove imprese a tasso zero”.
Noi chi? Io ed Emanuele.
Tanto quanto? Tanto molto.
Nell’attesa della sicura vittoria per acclamazione avevo già fatto qualche spesa pazza, tipo una vecchia playstation usata (il sogno mai realizzato dai tempi del liceo), e che ora non potrò mai più ammortizzare. Non ci resta che affogare la delusione giocando a fifa 2016 fino allo sfinimento, con un joypad che non funziona nemmeno tanto bene e che condanna chi lo usa ad una terribile e umiliante sconfitta. La “bottiglietta lancia stelle filanti”, comprata dai cinesi e conservata per la tanto attesa occasione, non esploderà più la sua allegria, ricordandoci l’importanza di valori come l’umiltà e il contropiede a Fifa.
Il nostro video: “Non è un’impresa!”
Invitalia era alla ricerca di un video che fosse in grado di raccontare in maniera innovativa l’imprenditorialità e il fare impresa.
Ed ecco “Non è un’impresa“, la nostra proposta: un video ironico, con rimandi surreali e tutti da cogliere. Un video realizzato in pochissimo tempo coinvolgendo amici e passanti, signore per strada e camerieri sotto casa. Un video che ci ha fatto ridere molto sia durante le riprese che rivedendolo online.
Qui l’elenco dei vincitori del contest “Business stories” di Invitalia, qui tutti i video, premiati e non.
Le brutte notizie si fermano qui: ci siamo divertiti, abbiamo imparato tante cose che applicheremo e applichiamo nel lavoro di ogni giorno, sperimentato tecniche e inquadrature che ci torneranno utili in futuro, siamo riusciti anche a fuggire dallo stress.
Tutte cose che chi ha vinto non potrà certamente dire (qui cerco un’inutile e infondata polemica, perfetta per chiudere il post).
L'articolo Siamo arrivati 51esimi a “Business stories”, il videocontest di Invitalia proviene da Lucio Colavero.