Magazine Diario personale

Siamo così Anuwuanuwei.....

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
<<Anuwanuweiiii....turuturutttutturtuttutrti ruttuuutirtutuuuuuu....>>
Stai studiando le lingue antiche o è un canto tribale?
<<No,canticchiavo la sigla di Dowson's Creek.>>
Ah,la famosa Anuwanuwei di Gnegnenengnene. 
<<Senti,tu cosa capisci ad inizio sigla?>>Anuwanuwei.
<<Ecco! Come per la sigla di Smallville,che inizia con "sombariseeeeiiiibiliiiiii...">>
Preciso.
<<Eppoi oh,son contenta!>>
Perchè?
<<Perchè ho conosciuto uno che sembra uscito da un telefilm americano! Molto OC con qualche punta di Gossip Girl...>>
Hai finito con i telefilm o posso iniziarti a chiamare Megavideo?<<Invidiosa. Io ho una cultura immensa sui telefilm americani. Li guardo tutti tutti tutti,da Beverly Hills a Pretty Little Liars....>>
 Cos'è,un telefilm dedicato a piccoli leoni con il Tiffany al collo?
<<No,idiota! E' un telefilm bellissimo dove ci sono un gruppo di ragazze che cercano di scoprire chi....>>
SHHH. Non spoilerare.
<<Lo vuoi vedere?>>No,ma se me lo racconti so per certo che,alla prima persona drogata di telefilm,spiattellerò tutto per poter cambiare discorso. E,anche stesso,immagino già come sarà questo meraviglioso e diversissimo telefilm.<<Sentiamo,sapientona!>>
Tiriamo ad indovinare.
Scuola superiore americana strafighissima con armadietti dalla capienza illimitata,ragazze sempre ben truccate,ben pettinate e con un vestito diverso ad ogni ora del giorno (che non metteranno mai più in tutte le stagioni successive,tant'è che mi domando se vivano in una casa normale o dentro un centro commerciale)....e poi ragazzi palestrati,un poco belli e dannati ma con tanta dolcezza nel profondo dei loro tricipiti,una o più rivali stronze che cercano di mettere il bastone tra le ruote alle protagoniste (ma che alla fine si redimono diventando loro best friends 4ever!"1\),corna e tradimenti,partner scambiati tra amiche/amici come se fossero una vecchia maglietta, amico che si scopre esser gay e ha la sua prima storia omosessuale con uno molto più grande di lui,baci saffici buttati qua e la,genitori quasi più giovani dei figli aventi segreti imbarazzanti sulla loro gioventù,parenti che appaiono dal nulla e tante scene di sesso.
Aggiungiamoci qualche morto,un pizzico di incidente o coma da cui si svegliano più magri,più fighi e più truccati,e abbiamo trovato la ricetta segreta di un telefilm americano.
Dalle mega basette di Dylan,al capello biondo di Dowson. Dal viso sempre incazzato di Ryan a quel cavolo di papillon che Chuck indossa con la convinzione di apparire come un uomo navigato (sebbene sembri la versione giovane di Philippe Daverio),i telefilm han sempre suscitato quel certo non so che sulle nostre giovani e malleabili menti.
Portandoci a comportarci,parlare e vestirci come i virgulti dell' Upper Side pur vivendo alla periferia di Catania dove,al posto del bicchierone dello Starbucks con un caffè surrogato,hai quello del seltz limone e sale.
E al posto di Ryan,Jack,Jonh e Willow,hai Cammelu,Affiu,Giuanni e Wanessa con la W.
E' che i telefilm son fatti così: rappresentano vite totalmente parallele non solo a noi poveri italiani cresciuti nella patria dei sommi poeti e dei politici alti quanto un barboncino nano,ma direttamente a tutto il resto del globo.
Perchè non credo proprio che nelle vere scuole americane i compiti siano un optional.
Che le uniche materie studiate siano chimica,matematica,letteratura inglese,storia americana ed economia domestica.
Non credo proprio che i professori sian tutti simpatici,amanti del proprio lavoro,interessati ai problemi dei giovani e parecchio creativi nel dare i compiti per casa.
Non credo proprio che nelle mense ci sia Gordon Ramsey che si prodiga nel preparare succulenti piatti ogni giorno sempre diversi e mai immangiabili.
E non ci credo che anche il più povero abbia il macchinone,l'orologio d'oro,soldi da spendere in serate e,soprattutto,un armadio illimitato con Valentino che gli rattoppa la camicia strappatasi durante una colluttazione.
Non ci credo.
Come non credo al fatto che tu,personaggio principale femminile,non vieni minimamente tacciata con epiteti poco eleganti pur essendo stata fidanzata con mezza NewYork.
Sì,se la protagonista s'è limonata tutta la scuola bidello compreso,è pur sempre una povera ragazza con sani principi e la speranza di trovare il vero amore. Se,invece,una ragazzina reale supera la quota "due ragazzi" è subito una poco di buono.
I telefilm ci forviano. Soprattutto in tenera età.
Ci fan credere che,al liceo,diverremo bellissimi cigni solo levando gli occhiali a fondo di bottiglia e sciogliendo la posticcia coda di cavallo.
Che lì,in quei corridoi immensi,incontreremo un bellissimo ragazzo più grande di noi con cui prima instaureremo un semplice rapporto platonico,fino a quando lui non ci cadrà ai piedi amandoci,onorandoci e rispettandoci finchè morte non ci separi o finchè non arriva uno più figo.
Che avremo voti alti pur passando le nostre giornate tra l'armadietto (a parlare del più e del meno) e il centro commerciale.
Che a fine anno ci sarà il ballo scolastico in palestra e lui ci verrà a prendere in limousine per portarci,giunti sul luogo, al centro della pista al primo lento passato dal dj.

Poi arrivi al liceo,quello vero,e scopri le amare verità: anatroccolo eri e anatroccolo rimani (anzi,puoi pure andare a peggiorare).
Il figo della scuola non ti considera nemmeno,se non studi almeno 4 ore al giorno non arrivi neanche alla sufficienza e la palestra è così vecchia che al posto del parquet ci son ancora le pietre di un'antica strada romana.
Però,la stronza con cui proprio non riesci a legare la becchi davvero.
Ma,dove non colpiscono i telefilm americani dove tutti si vogliono bene e pur avendo trent'anni ne dimostrano diciassette,giungono in soccorso i telefilm spagnoli/argentini.
Qui,sebbene ci siano sempre i soliti bellissimi&bellissime,i classici genitori amorevolissimi e amicissimi dei figli e scuole meravigliose dove lo studio non è contemplato,c'è quel pizzico in più di irrealtà:
tutti cantano e ballano.
Sempre.
Che ne so,la protagonista finalmente riceve il fatidico bacio dal bel protagonista in mezzo ad un parco super pulito?
Con un sottofondo di uccellini cinguettanti,scoiattoli amorevoli,farfalle svolazzanti e cani che non si piegano per scaricare due chili di cacca,tutti i presenti si esibiscono in balletti e canzoni con al centro i due giovani fidanzatini.
A lei si rompe un'unghia? E allora ecco che il bidello,con quello spazzolone asciutto e il secchio vuoto,esclama: 

<<Pipigna s'è rotta un'unghia! Gorgheggiamo in segno d'affetto!>>
dando il via a professori che volteggiano lanciando in aria i compiti dei ragazzi mentre escono dalle aule,
cheerleader che fanno il caschè con i nerd, quarterback che si lanciano la palla ovale facendo le piroette e il sopracitato bidello che canta da solista usando il manico della scopa a mo' di microfono, proprio quando un'occhio di bue spuntato dal nulla lo illumina a giorno.
Oppure,costanza delle soap opera latine,il pianto a getto.

Non c'è nessuno,e dico nessuno,che non pianga.
Muore il cane? Piangono.
Prendono un brutto voto? Piangono.
Ricevono la lettera d'ammissione alla scuola di danza? Piangono.
Vedono uno ridere? Piangono e fan piangere quello che prima rideva.
Ecco,forse in questo unico caso c'è qualcosa di reale.
Forse,è l'unica cosa che accade davvero nelle scuole spagnole,argentine o quello che sono.
Sì,lì è molto facile piangere per niente. Sapete perchè?
Perchè gran parte dei loro piatti son a base d'aglio.
Vorrei dunque vedere voi se,parlando con un amico dall'alito pesante,non vi metteste a piangere.

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