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“Siamo in un libro!” di Mo Willems, Il Castoro

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

siamolibrocopUn lettore ne è ben consapevole: chi legge non ha a che fare con arida carta.
Tutt’altro: trascorre ore trepidanti in compagnia di personaggi che sono tutto fuorché inanimati, che spesso e volentieri si fanno compagni di avventura, di gioco, di dialoghi e di fervide conversazioni.
I protagonisti che ci fanno battere il cuore sono vivi, acquistano spessore, esistenza propria, hanno il loro carattere e niente è più stimolante del pensiero di poter interagire con loro.

Detto e fatto. Mo Willems, pluripremiato autore americano di libri per bambini, affida a due sue amatissimi personaggi – Reginald e Tina – il compito di celebrare la grande amicizia che si stringe tra un lettore e suoi eroi di carta e colore.
E lo fa tramite un albo divertentissimo e brioso, acuto e fresco. Impossibile resistere alla simpatia, e insieme alla candida semplicità, di “Siamo in un libro!”, edito in Italia da Il Castoro, e selezionato quest’anno tra i tre titoli finalisti al Premio Andersen nella categoria di età 0/6 anni.

Reginald è un grigio elefante occhialuto, ansioso e prudente; Tina è una maialina tutta rosa, solare e curiosa. Insieme sono una coppia di amici affiatata, buffa e ben assortita, pronta ad animare storie allegre e a misura di bambino.

E se fossero invece i bambini stavolta a far divertire loro?
I due vivaci animaletti, al risveglio da un pisolino, si rendono conto della strabiliante verità: qualcuno li sta osservando. Sì, proprio così: c’è chi non stacca loro gli occhi di dosso e segue ogni mossa che compiono.
Inquietante? Ma no! Più che normale se ci si rende conto – come Reginald e Tina subito fanno – che ci si sta muovendo tra le pagine di….un libro!

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Emozionante addirittura: essere letti conferisce una certa aurea di importanza.
Soprattutto perché si può condurre il gioco e far pronunciare al volenteroso e ignaro lettore qualsiasi parola si voglia, anche la più bislacca.
Provare per credere! I nostri due amici hanno davvero un’idea buffa per ridere insieme al bambino che stringe il loro libro tra le mani.
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E vi assicuro che sarà così: al momento di leggere le nuvolette con il consueto “ah ah ah” a riprodurre una risata, questa sgorgherà spontanea, assolutamente di cuore.

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Tutti i libri hanno però, ahimè, un difetto: prima o poi arriva la pagina finale.
Ma nessuna paura, niente tristezza e soprattutto via musi lunghi: Reginald e Tina hanno una soluzione anche a questo problema. E sono certa che piacerà anche ai loro piccoli lettori.

Un albo che si lascia sfogliare ad un ritmo velocissimo e concitato, che si colloca a metà tra il fumetto e il cartone animato, che suscita un riso spontaneo e un divertimento sincero.
I bambini, soprattutto quelli che hanno da poco imparato a leggere, se la spassano molto nello sperimentare il gioco di interazione messo in scena per loro e si sentono davvero chiamati in causa dalla storia e dai suoi allegri protagonisti.

Un’opera che, infondo, dietro un’idea originale e gustosa, celebra il potere che hanno i libri di creare un legame, tra chi è sulla pagina e chi è fuori, tra chi si muove nel racconto e chi di quel racconto si fa spettatore partecipante.
Cosa è infondo un libro ben riuscito se non una storia d’amore tra i personaggi e i suoi lettori?
Una magia che incessantemente si ripete ad ogni nuova lettura o ad ogni nuovo testo, certi che seppure le vicende sono di fantasia, tutt’altro che irreali sono le emozioni che si creano.
E, a tal proposito, a chi non verrebbe voglia, alla fine dell’albo, di accarezzare Reginald e le sue enormi orecchie abbassate, aggiustargli gli occhiali sulla proboscide e asserire con fare sicuro: “Tranquillo amico, certo che ti rileggo”!

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Essenziali e bicromatiche – rosa e grigie – le illustrazioni di Willems si impongono su uno sfondo rigorosamente bianco, prediligendo espressività e movimento a cura e numero dei dettagli.
Sono figure veloci, su pagine da scorrere quasi come un flip-book. Il testo è affidato al nuvolettato e presenti sono anche i tipici suoni onomatopeici del fumetto. Tutte caratteristiche che, assieme al taglio disadorno e agile, fanno assomigliare la costruzione dell’albo a quella delle strisce, rendendo l’insieme accattivante e limpido.

(età consigliata: dai 3 anni)

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