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Siamo nell'era del Dominio - in ogni senso

Creato il 04 gennaio 2013 da Rafaelcoche @El_coche

Siamo nell'era del Dominio - in ogni senso
Non è solo lo sviluppo tecnologico, registrazione dominii, hosting server o quant'altro...e non è semplicemente il discorso che l'accompagna, vale a dire spazio commerciale o individuale alla portata di tutti, appunto di Pubblico Dominio che caraterizza l'argomento trattato in queste poche righe.
Ciò che colpisce in questa fase, in questa nuova fase è il rapporto sempre più complesso e complice che stimola gli appetiti più o meno sessuali dell'uomo e della donna...
E come se si fosse sdoganata una fantasia che prima era ritenuta troppo "sporca" per essere condivisa, quella della richiesta sottomissione...di quella psicologica e della sudditanza indotta che essa implica, il poter vivere uno stato di voluta appartenenza, come dei tifosi di calcio che venerano la propria squadra, verso una persona che sia il riferimento di ogni stato irrazionale: eccitazione, rabbia, felicità, desiderio... Il bisogno di essere protetti, accuditi, curati, in modo quasi genitoriale, il bisogno di sentirsi ancora piccoli...
In un passaggio ho letto questa lettera che una donna, felice del suo stato di sottomessa, dedicava al suo Maestro:
"La strada che porta ad essere perfette
è in salita, è disseminata di spine roventi
che colpiranno il cuore, l'anima e il corpo
questa è una certezza, anche se all'inizio non si sa di preciso a cosa si sta dando il proprio consenso...
Non è facile servire Un Uomo
non basta la bellezza fisica,
bisogna imparare a parlare nel modo adeguato, e se permesso,
bisogna imparare il giusto portamento,
ore, mesi di esercizi continui, di sfiancante disciplina rigorosa,
niente viene lasciato al caso,
è tutto sotto esame,
non basta la devozione per Le Cose Stupende
che Egli Si Degna di concederti,
serve la gratitudine da portare sempre,
in ogni caso e frangente,
è necessario imparare ad accettare
Il Dono del Silenzio, e venerarLo al Pari Degli Altri Doni,
è necessario sapersi meritare
L'Attenzione,
L'Interesse,
Ogni Minuto Di Tempo,
altrimenti se ne pagano le conseguenze,
che si chiamano Ira - Sdegno - Furore Implacabile
e non si viene e verrà mai più risparmiate, si verrà flagellate continuamente,
nel caso estremo,
se si viene cedute,
si deve in ugual modo ringraziare.
Sono queste le cose che fanno la differenza,
sono queste le cose che rendono donne migliori e complete,
PERFETTE,
Se viene concesso L'Onore e Il Privilegio di asservirsi
ad Un Uomo, ad Un Maestro,
ci si adegua Alle Sue Esigenze di Gusto,
per quanto Implacabili e Tremende saranno (e Lo diventeranno, questa è la seconda certezza)
se non ci si sa piegare con obbedienza, lacrime, rinuncia e gratitudine,
si può tornare ad essere donne autonome, donne pessime, lontane dal Maestro che Istruisce e Migliora.
La Perfezione non è per tutte
è come una giungla,
sopravvive la sottomessa più forte,
sopravvive la sottomessa più tenace,
colei che si ripete e ripete:
"devo resistere""devo resistere""devo resistere"
con impegno,
immobile e silenziosa.
Niente obbliga a restare,
non esiste nessuna catena,
se non la catena che da se stesse ci si pone,
ma la Meta Finale, Il Traguardo Supremo,
si chiama
ORGOGLIO E COMPIACIMENTO
DELL'UOMO CHE TI PERMETTE DI ESSERE SUA,
CHE TI HA EDUCATO ED ISTRUITO PER SODDISFARE LE SUE ESIGENZE DI GUSTO,
CHE AVEVA GIÀ VISTO IN TE LA PERFEZIONE E LA DEDIZIONE PER LA SUA GIOIA.
CHE TI HA RESO PERFETTA,
e tu puoi urlare al mondo intero
"io ci riesco, io so farlo, le altre se ne sono andate, partivano avvantaggiate nell'estetica
ma questo era irrilevante!"
QUESTA È LA TERZA CERTEZZA INCONFUTABILE CHE SI HA."

Ecco io l'ho capita, ho compreso il senso di questa devozione, di questo stato compensatorio che induce la donna, o l'uomo, (perchè gli stessi elementi di bisogno possono trasferiti a generi invertiti), a cercare un persona che sia di riferimento in un rapporto di complicità assoluta e puro ogni oltre condizione, perchè la condizione stessa del rapporto e la totale Devozione e Condivisione che lo alimenta...
Finalmente questo porterebbe fine alla inutile spartizione di ruoli di forza, perchè un rapporto del genere renderebbe pari  entrambi i ruoli in egual misura, in quanto master e slave sono due facce della stessa medaglia.
Il maestro deve saper assumere e comprendere nella  totalità entrambi i ruoli per poter intuire i bisogni del suo sottomesso e compensarli, in caso contrario non potrà assurgere a tale ruolo


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