Nessuna preoccupazione, non è il passare del tempo o l’invecchiare che ci rende più pigri, nè le condizioni più grigie e cupe del tempo, nè tantomeno lo svegliarsi di cattivo umore. Se di domenica ci ritroviamo abbandonati su un divano senza voglia di alzarci e far nulla è perchè la nostra pigrizia è innata; siamo pigri perchè ci siamo nati così e non abbiamo bisogno di vergognarcene.
Secondo una ricerca scientifica condotta dai ricercatori canadesi della Simon Fraser University e pubblicata sulla rivista Current Biology il nostro cervello è programmato per realizzare il “risparmio energetico”, ovvero funziona un pò come la batteria del nostro cellulare che ci avverte quando sta per spegnersi e si attiva in automatico nella modalità a consumo ridotto.
Per arrivare a questa conclusione i ricercatori hanno fatto indossare ad alcuni volontari un esoscheletro robotico che rendesse molto più difficile il normale movimento del corpo aumentando la resistenza soprattutto al livello del ginocchio. Dopo alcuni minuti di sperimentazione, i soggetti coinvolti hanno modificato il loro modo di camminare al fine di poter risparmiare l’energia prodotta e ridurne, così, il consumo.
Secondo i ricercatori: «Monitorare e ottimizzare il consumo di energia in modo rapido e accurato è una caratteristica chiave del nostro sistema nervoso» e spiega, appunto, che la pigrizia è una risposta cerebrale innata che tende a modificare i nostri comportamenti motori quando siamo impegnati in attività fisiche. Il nostro sistema nervoso è predisposto, quindi, per spendere, sempre, la minima quantità possibile di energia, e questa tendenza vale per qualsiasi tipologia di dispendio fisico a cui siamo sottoposti durante la giornata (dai più piccoli movimenti del corpo alle tante ore trascorse in palestra).