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Siamo realistici

Da Silviapare
Se per campare lavoro sette giorni su sette (senza ferie pagate né malattia pagata, ecc. ecc., ma questa è la vita della freelance, l'ho scelta io) e la notte mi sveglio e non riesco più a riprendere sonno per via di una lieve tachicardia che mi fa un po' preoccupare (soprattutto visto che non sono a casa mia con la mia sanità pubblica, ma nel paese del turbocapitalismo con un'assicurazione sfigatissima che qualsiasi cosa mi capiti finisco comunque in bancarotta), credo che sia necessario prendere alcuni provvedimenti.Il primo è rendermi conto che il tempo per scrivere un libro proprio non ce l'ho.

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