Sulla vignetta di Vauro di parole se sono sprecate a iosa e come al solito le fazioni sono state due : i pro-vignetta e quelli che ne hanno capito il sessismo, e neanche a dirlo i pro-vignetta sono stati notevolmete più numerosi.
Ovviamente quelli a favore hanno sprecato la giornata di ieri a chiamare tutti quelli che contestavano, moralisti, se non la pensi come loro sei automaticamente moralista, che poi fa tanto ridere essere additat* come moralista da uno che ha ancora bisogno di marchiare una donna -che non lo asseconda per una qualsiasi cosa anche la più banale- , come puttana.
Non puoi essere semplicemente una donna (o un uomo) che si è rotta le scatole di sentire la parola puttana su ogni donna, no, devi ridere, li devi appoggiare: chissà se avrebbero riso nel caso in cui la Fornero fosse stato un uomo di colore e Vauro gli avrebbe dato del “negro di merda” ?!
Su Vauro e sulle sue vignette, più volte dal nostro blog abbiamo espresso il nostro dissenso sul suo modo di fare satira (qui, qui ) che più che satira sa tanto di comicità da caserma o da circolo ricreativo per anziani, ad esempio nelle sue vignette possiamo vedere : operai tutti uomini, e le donne tutte puttane, e Silvio maschione ricco scopa tutte e Rutelli che fa cilecca (come se non fosse una cosa normale almeno una volta nella vita fare cilecca a letto! ).
Vauro , fiero, dalle sue vignette fa il quadro di un italietta ferma agli anni’50
Non voglio dilungarmi perché ci sono state persone che lo hanno fatto sicuramente meglio di me.
Scrive Matteo Pascoletti da Valigia Blu
Se al posto di Elsa Fornero avessimo avuto, che so, un ministro elefante, sempre subalterno a Marchionne avrebbe dimostrato di essere. Ma un elefante prostituta non fa ridere l’italiano medio, la donna-puttana-schiava invece la sghignazzata complice la strappa sempre.
Un uomo che la pensa esattamente come noi, ci fa capire che forse non tutto è andato a rotoli in Italia.
Lola dal suo blog scrive invece:
Si potevano trovare altri mille modi per parlare di Marchionne e del governo, per parlare del lavoro che non c’è, dei diritti calpestati, del costante tentativo di padroni e governanti di distruggere lo Statuto dei Lavoratori.
Lo si poteva fare senza scadere nel solito stereotipo sessista della donna-mignotta che aspetta un segno dal potente di turno.
Lo si poteva fare, soprattutto, senza obbligare me, che Fornero la schifo, a doverle dare ragione.
Non è nemmeno satira, non fa ridere, non fa pensare, non indigna, niente.È semplicemente offensiva per la ministra e per le donne, che evidentemente continuano ad essere prigioniere dei più beceri stereotipi sessisti.
E si perchè qualcuno ha avuto anche il coraggio di dire che difendiamo la Fornero che in realtà sta mandando alla rovina tutti gli italiani!
Il fatto che una donna svolga male il suo lavoro non autorizza qualcuno a darle della puttana.
Perché un uomo è stronzo e una donna è puttana?
Chi di noi donne almeno una volta nella vita non è stata chiamata puttana, sul lavoro, nel traffico, a scuola, al supermercato sull’autobus ?
Siamo puttane se sbagliamo qualcosa.
Siamo puttane se parcheggiamo male.
Siamo puttane se diciamo si ma anche no.
Siamo puttane persino se ti sbagliamo il conto al supermercato.
Siamo puttane se scendiamo prima di te alla fermata dell’autobus.
Siamo tutte puttane se pretendiamo un lavoro.
Proprio per questo si è deciso di far partire una protesta su twitter, con #SiamoTuttePuttane.
Raccontateci quando e perché siete state additate puttane da qualcuno, forse non servirà a molto, ma forse qualcuno capirà che siamo stanche di insulti sessiti, siamo al limite della sopportazione umana a queste continue divisioni e che piuttosto che essere divise in per bene e per male a seconda di come ci asserviamo al maschio di turno – o per qualsiasi altra stupida cosa- noi preferiamo essere TUTTE PUTTANE!