Nei giorni precedenti gli operai che operano nel cantiere di rimboschimento, mentre procedevano nelle operazioni di pulizia dell’alveo del Rio per allontanarne rovi ed altre infestanti, in un punto nascosto avevano notato con grande meraviglia la presenza di una rigogliosa e strana piantagione. Buoni conoscitori delle specie forestali, gli operai hanno immediatamente compreso che quelle piante niente avevano a che fare con la vegetazione autoctona del Grighine. Informati di tale presenza, sul posto sono giunti gli agenti del Corpo Forestale della Stazione di Villaurbana che, a seguito di una meticolosa ricognizione dell’area circostante, particolarmente fresca perche’ attraversata dal corso d’acqua, hanno rinvenuto ben 19 piante del genere Cannabis sativa indica, di altezza variabile tra i 44 ed i 120 centimetri.
Il sito era stato scelto con attenzione, cosi’ che le piante non avevano neppure il bisogno di essere innaffiate, in quanto erano state messa a dimora nelle adiacenze del corso d’acqua. Inoltre da buoni ortolani, gli autori dell’impianto avevano provveduto a trattare le preziose piantine con prodotti antilumaca e antiratto, garantendone in tal modo una crescita rigogliosa e in perfette condizioni di sviluppo. La Forestale, dopo aver provveduto a darne notizia al magistrato di turno, ha quindi proceduto all’estirpazione delle piantine di cannabis rinvenute ed al relativo sequestro penale. L’attivita’ di indagine proseguira’ per l’individuazione dei responsabili.