Magazine Cinema
Regia: Denis Villeneuve
Interpreti: Emily Blunt, Benicio Del Toro, Josh Brolin.
Ricordatelo quando ti chiederai se stai agendo al limite...il limite è stato spostato..
Ci sono film che hanno il potere taumaturgico di appiccicartisi addosso.Li guardi, li termini, esci dalla sala (perché certi film vanno visti al cinema, ricordatevelo sempre..) torni alla tua vita e loro si installano lí, nella tua memoria cinefila, e non se ne vanno più. Opere che probabilmente non raccontano nulla di originale ma lo fanno cosí bene da riconciliarti con quel cinema ultimamente fonte di ben poche soddiafazioni.È il caso di "Sicario", ultimo film del canadese Denis Villeneuve, di cui a questo punto dovrò recuperare quanto meno "Prisoners".
Parte forte "Sicario", con una scena di grande respiro cinematografico. Un'irruzione che nasconde qualcosa di più. E tanto forte parte quanto presto Villeneuve ci fa capire dove ci porterà.
Nella moderna frontiera. Quel luogo in cui il confine tra bene/male, giusto/sbagliato è labilissimo e dove il fine, molto spesso, giustifica i mezzi.
E le belle, ruvide storie di frontiera sono costellate di personaggi indimenticabili.
In "Sicario" abbiamo Kate. Kate è un'agente dell'FBI. Giovane, divorziata, senza figli, con un collega un po' fratello, un po' angelo custode, "indossa una maglia a settimana ed ha le sopracciglia che sembrano due bruchi"...ma è una donna d'azione, totalmente devota alla causa. Ligia al protocollo è il garante perfetto per una missione interdipartimentale contro il cartello messicano della droga, dove ogni regola potrà essere trasgredita. Kate, sorella putativa della Maya di "Zero Dark Thirty", dovrà combattere i trafficanti messicani e contemporaneamente scontrarsi con il muro di gomma eretto da Matt, cinico team leader della missione, pronto a qualunque compromesso pur di mantenere un apparente ordine territoriale. Con loro Alejandro, uomo ombra pronto a combattere per il miglior offerente, ma animato da un obiettivo ben preciso. E alla fine della missione le granitiche certezze di Kate saranno destinate a sgretolarsi...
Villeneuve si colloca tra Michael Mann e Kathryn Bigelow eppure riesce a creare un'opera con una sua ben definita personalità.
E si rivela alla sottoscritta come un grande direttore d'orchestra aiutato, senza dubbio, da tre attori eccellenti. Emily Blunt, forse la vera sorpresa del film, ha la fisicità e la fragilità giusta per il personaggio. Josh Brolin è forse la carogna perfetta mentre Benicio del Toro è al solito, una certezza. Alejandro è forse al versione invecchiata e disillusa dello Javier Rodríguez di "Traffic", un uomo provato e svotato di ogni sentimento, deciso a tutto pur di riavere, apparentemente, quello che gli è stato tolto. In una piccola parte anche il Jon Berthal di "The walking dead" che, da quando ha lasciato la serie, grazie forse a quella faccia che pare uscita da un western, ha lavorato con grandissimi registi (era anche ne "il lupo di Wall Street").
Solidità ed esecuzione magistrale quindi, fanno di "Sicario" uno di quei thriller potenti come da queste parti piacciono tanto e ci hanno regalato la prima vera grande sorpresa della stagione.
Ormai quasi non ci speravo più.
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