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Sicilia: come si conservava la neve per la tradizionale granita

Da Alessiamocci

Quanti di noi in tempo di estate ci rinfreschiamo con la tradizionale granita al limone o con qualsiasi altro gusto a nostro piacimento? Probabilmente la maggioranza dei lettori e così e per lo più tutti noi conosciamo quanto meno il procedimento, la ricetta di quella delizia che nel momento di caldo ci da sollievo e ci fa godere del profumo del limone, del pistacchio e di tanti altri gusti che oggi viene realizzata la buonissima granita.

Sicilia: come si conservava la neve per la tradizionale granitaOggi grazie alla moderna tecnologia per abbattere la temperatura, il facile approvvigionamento delle materie prime ci per mette a tutti a tutti noi deliziarci con la granita. Ma un tempo non molto lontano da noi non era così facile e dietro ad una buonissima granita al limone si nascondeva un duro lavoro che iniziava in inverno per concludersi nelle coppette di tanti turisti che visitavano le zone turistiche di Taormina, Giardini, Riposto.

Infatti come accennavo il lavoro iniziava a fine autunno sull’Etna dove si dovevano preparare dei fossati, in questi fossati veniva raccolta la neve, pressata per renderla il più dura possibile e ricoperta di felce. Un erba spontanea che nasce sull’Etna.  Nel momento in cui arrivava l’estate nel calare del sole, la neve veniva tagliata in blocchi e avvolta in particolari sacchi che si chiudevano con corde a incrociare per il trasporto.

Sicilia: come si conservava la neve per la tradizionale granitaIl trasporto che avveniva con il tradizionale carretto trainato da mulo, avveniva di notte o comunque nel momento in cui la temperatura si abbassava di molto e permetteva il lungo viaggio, considerato il mezzo di trasporto.

La neve arrivata nei laboratori di gelateria dei tradizionali luoghi turistici, veniva sistemata in recipienti dove al centro veniva posta una pendola contente dell’acqua, zucchero e  succo di limone. La pentola contenente tale composto veniva fatta girare continuamente affinché il freddo della neve rendeva il composto da liquido a denso. Ed ecco la buonissima granita era pronta.

Con l’invenzione della macchina del ghiaccio e la sua diffusione il lavoro dei mastri gelatai fu facilitato, fino ad arrivare alle moderne macchine. Oggi con le moderne macchine per preparare la granita la possiamo facilmente prepararla in casa, ma difficilmente pensiamo a quanto duro e lungo lavoro cera un tempo dietro.

Sicilia: come si conservava la neve per la tradizionale granitaTornati ai tempi di oggi ecco qualche consiglio utile per preparare una buonissima granita al limone per la prossima estate.

Ingredienti

10 limoni freschissimi non trattati

Mezzo litro d’acqua

500 grammi di zucchero semolato

La buccia grattugiata di un limone

Procedimento

Bollire l’acqua e farla intiepidire, nel frattempo spremere i limoni e grattugiare la buccia necessaria. Una volta che l’acqua sarà tiepida sciogliervi lo zucchero, quindi unire il succo dei limoni e la buccia grattugiata. Fare raffreddare e mettere in freezer. Bisogna avere la costanza di mescolare con una forchetta (ogni trenta minuti circa) affinché il liquido non solidifichi e  assuma invece la forma granulosa.

Oggi giorno purtroppo il limone o qualsiasi altro ingrediente con cui si vuole realizzare la granita, viene sostituto dall’essenza prodotta da chimici ma fortunatamente sono sempre più diffusi i laboratori di gelaterie artigianali che utilizzano solo limoni, pistacchio, mandorle e tanto altro al naturale e preferibilmente di Sicilia.

Written by Rosario Tomarchio


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