Sicilia, continua la lotta del Movimento dei Forconi e l’isola inizia a essere piegata, le scorte di carburante sono terminate in molte aree dell’isola e la popolazione inizia a soffrire. I supermercati sono vuoti e alcuni chiudono i battenti, il traffico è in tilt ovunque.I padroncini dell’Aias, dagli agricoltori del Movimento dei forconi, e dai pescatori di diverse marinerie tengono sotto scacco l’isola, a protestare ormai pare vi siano persino commercianti, studenti ed un pò tutti i settori produttivi. Intanto si è aperto un tavolo di negoziazione convocato dalla Presidenza della Regione con il governatore Raffaele Lombardo e i prefetti, in testa quelli del capoluogo siciliano e di Catania.
Intanto pare vi sia massima preoccupazione nell’isola e l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita’, Pier Carmelo Russo ha dichiarato: ”Quando dodici organizzazioni di rappresentanza degli imprenditori e di categoria denunciano la possibile infiltrazione della criminalita’ nella protesta dei Tir, le istituzioni regionali hanno il dovere di esprimersi con chiarezza”. ”E, sempre per dovere di chiarezza -, si deve rilevare che la protesta, pur comprensibile nelle sue ragioni, e’ scattata con inconsueta durezza nei confronti di un governo nazionale che, assunti importanti impegni solo pochi giorni fa, gia’ comincia ad attuarli, a differenza di quanto accaduto in precedenza”. “Va da se’ che quanto fino ad oggi fatto dal governo Monti non puo’ essere considerato ne’ esaustivo delle iniziative necessarie, ne’ pienamente soddisfacente. Percio’, nelle prossime ore convochero’ una riunione per definire le ulteriori linee di rivendicazione con tutte le organizzazioni di settore. Tutte, nessuna esclusa ovviamente, sempre che ognuna di essa sottoscriva un patto di legalita’, con il quale ci si impegni a denunciare infiltrazioni della criminalita’ nella protesta e nella stessa gestione del settore”.