Sicula Ciclat e Harim insieme per RicicloAperto

Creato il 23 aprile 2012 da Harimag

Chi l’ha detto che le vecchie scatole di torta e i tappi di bottiglia non possano diventare splendidi abiti? Ce lo dimostrano le nostre Cristina Costa e Alessia Mastronardo, ex allieve adesso insegnanti all’Accademia Euromediterranea di Catania. Giorno 19 e 20 Aprile, infatti, hanno lasciato a bocca aperta gli studenti della scuola elementare Martin Luther King e di due classi del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Caltanissetta con gli abiti realizzati con materiali di riciclo e presentati nel 2010 a Milano nell’ambito di “Pregustando l’Expo”.



L’occasione? La mostra organizzata dall’azienda di servizi e piattaforma di selezione e recupero carta Sicula Ciclat di San Cataldo (CL) nell’ambito dell’iniziativa nazionale “RicicloAperto” promossa, per l’11esimo anno, da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica). La campagna si propone di mostrare la realtà del riciclo dei materiali a base cellulosica a cittadini, istituzioni, operatori del settore, mondo dell’informazione e dell’industria. 

“Anche Sicula Ciclat ha voluto aderire all’iniziativa di Comieco” - ci dice Calogero Anzalone, socio della piattaforma siciliana - “aprendo i suoi impianti agli studenti delle scuole del territorio e mostrando loro come funziona l’intero ciclo del riciclo di carta e cartone. Ogni giorno alla Sicula Ciclat riceviamo carta, cartone e cartoncino per riportarli a nuova vita, facendoli rivivere sotto nuove forme. E proprio a dimostrazione del fatto che possa esserci creatività attraverso il riuso di materiali poveri ho voluto coinvolgere gli stilisti dell’Accademia Euromediterranea. Il loro contributo e i loro abiti hanno indubbiamente inciso sul successo del nostro evento”.



Ma come sono questi abiti? L’abbiamo chiesto direttamente a loro, le nostre stiliste. Cristina Costa ce lo descrive come un capo: “sbarazzino, corto e giovanile, realizzato con tappi di bottiglia, bottiglie di plastica tagliate e pezzi di tetrapack ricavati dalle scatole del latte e cuciti in maniera alternata in modo da dar vita ad un effetto argenteo molto particolare”. A corredarlo, un paio di deliziose scarpette e una borsa, decorate con tappi di bottiglia.


Anche Alessia Mastronardo ha prestato un abito, per l'esattezza quello con cui ha trionfato sia a Milano a "Pregustando l'Expo" che a Catania per il MADEINMEDI 2011. E' stato realizzato con una base di plastica e una tovaglia per torte a cui ha applicato scatole di torta sulla gonna e decorazioni floreali fatte con i pirottini (i canestrelli dei pasticcini) sulla mantellina. “L’abito si chiama Il futuro del prima ed è frutto di un’epoca inesistente, tra lo stile d’epoca e il futurismo, e di un concetto del tempo circolare che dal passato passa al presente e al futuro, per tornare nuovamente al passato”.


Guardate queste due bambine: saranno anche loro future designer dell'Accademia Euromediterranea?



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