Ma se Fidenza ha il "pensiero debole" perché non sentire altrove? E così alla vigilia del Consiglio Comunale tutti in fila alla corte di Luigi Alfieri che le idee le ha e attraverso il Movimento "Parma non ha paura" le dice. Lo stesso Luigi oggi scrive:
"In diversi comuni del Parmense a maggioranza Pd la minoranza mi sta invitando per presentare il libro "Parma non ha paura". Del Pd mi ha contattato solo Andrea Massari, di Fidenza: che poi non salti fuori che io appoggio tizio o caio e discrimino caio e tizio: vado dove mi invitano. Ovunque e senza discriminazioni anche perché devo raccogliere i soldi per l'anziana derubata dai truffatori, che le hanno sottratto i soldi del funerale, vendendo Parma non ha paura. A Fidenza mi ha invitato anche Gabriele Rigoni, no problem, andiamo anche da lui, se crede." Luigi Alfieri
UN MESE DI "PARMA NON HA PAURA"
Quando è nato, a metà febbraio, il movimento "Parma non ha paura" aveva un primo obiettivo:vincere la rassegnazione e lo spavento dei cittadini di fronte a furti in abitazione, scippi, spaccio nelle strade, truffe. Risvegliarne la rabbia, civile ed educata, da esprime con la forza delle parole e di gesti positivi. Ridestare l'orgoglio di essere parmigiani, la voglia di tornare una città coraggiosa. Questo primo obiettivo è stato, in una certa misura, centratoIl secondo obiettivo era
risvegliare le autorità di pubblica sicurezza, prefetto, questore, sindaco, comando dei carabinieri, per spronarle a prendere coscienza di quanto i parmigiani fossero in balia di quella che, per sbaglio, è chiamata microcriminalità. Perché capissero quanti dopo essere stati visitati dai ladri, o temendo di esserlo, non dormono più di notte, non vanno più in vacanza tranquilli,non abbandonano le loro case con tranquillità (basta uscire 10 minuti e entrano i ladri), si sentono soli e senza aiuto dallo Stato, insicuri; quanti non hanno il coraggio di girare per le strade cittadine di sera e di notte; quanti si credono prigionieri nelle proprie abitazioni quando inizia il lavoro degli spacciatori. E anche qui pare che qualche piccolo risultato sia stato raggiunto.Crediamo sia nato un "Gruppo di lavoro sicurezza", che non abbiamo capito bene come funziona e da quando, ma c'è. Soprattutto si vedono, nei punti caldi, più agenti e più pattuglie. Si fanno (troppo pochi) presidi in alcune zone calde (San Leonardo quasi sempre esclusa), si muovono i cani antidroga. Si vedono pattuglie in piazzale della Pace (ogni tanto). Piccole cose, ma meglio del niente precedente. Il terzo scopo era
scuotere le forze politiche. Quel che è rimasto dei vecchi partiti, che restano lo strumento indispensabile di rappresentanza della società civile. La cinghia di trasmissione (almeno in teoria) dei bisogni della gente. E qui i risultati davvero sono scarsi.I grillini, se per grillini si intendono il sindaco e i suoi uomini, e quindi il comune, si stanno molto agitando e, come abbiamo visto, lanciano segnali (pattuglie dei vigili in strada più di prima). Il Pd sembra piuttosto lento nel prendere coscienza della vastità della questione sicurezza, nel capire che è il problema numero 1, per i cittadini. Ci si aspetterebbe una reazione chiara e decisa dai tanti aspiranti sindaco della formazione di (centro)sinistra: da Massimo Rutigliano (per ora unico candidato ufficiale), dal senatore Pagliari, dalla Caselli, tanto amata dal presidente della regione Bonacini che la vedrebbe bene con la fascia tricolore, dal capogruppo in consiglio comunale Dall'Olio, per esempio. Vedremo. Intanto qualcuno, come il sindaco di FidenzaMassari, ha ben presente il problema. Vedremo. Resta comunque la soddisfazione di avere lavorato per la gente di Parma, di avere dato il via a un cambiamento di mentalità nei cittadini, che cominciano a non accettare più l'indifferenza, a sostituire la paura con la giusta pretesa di essere aiutati (almeno essere considerati come vittime dopo avere subito un furto, a udire una parola di conforto), a fare sentire la loro voce in modo civile ed educato, senza razzismo, secondo le regole della democrazia. E non è poco.
Luigi Alfieri