Sicurezza, lettera di Mariagrazia Bonfante non pubblicata da altri

Creato il 08 gennaio 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Com’è possibile censurare una lettera simile sul tema della sicurezza, che considera la prevenzione ad ampio raggio e non si limita al solito allarmismo più o meno razzista? E’ possibile anzi doveroso. I grandi crimini colpiscono i cittadini e le famiglie, i lavoratori, puniscono il ceto medio basso, con risultati pericolosi. Non basta poi invocare le forze dell’ordine (necessarie, anzi poco numerose oggi) quando la società si è disgregata e non ci si sente sicuri o fiduciosi su nulla che riguardi la sfera pubblica. Ecco la lettera di Maria Grazia Bonfante.

Gentile Direttore,
garantire sicurezza ai cittadini è oggi un problema di tutti. Da giorni le notizie più frequenti che leggiamo sulla stampa, anche sul Suo giornale e, capisco siano le notizie che più catturano l’attenzione dei lettori, riguardano i furti in ogni dove, episodi di criminalità varia. I tentativi di individuarne le cause sottolineano di continuo la carenza di presidio delle forze dell’ordine sui territori per la mancanza di risorse. Situazioni quotidiane spiacevoli che alimentano la paura e il bisogno di una maggiore sicurezza. I politici giustamente individuano la prevenzione quale miglior soluzione per uscirne. Ma, proprio sul riferimento alla prevenzione, rimango basita.
Prevenzione che, leggendo sui quotidiani, si sostanzia in una serie di “investimenti” fatti dai sindaci per l’acquisto di telecamere per migliaia di euro, nell’inoltro a Roma di sollecitazioni per la puntualità della pena definita elemento centrale, per più efficienti procedure di contrasto del reato senza le quali la prevenzione non è facile, fenomeni sociali violenti da monitorare. Tutto giusto, ma può bastare per una efficacie prevenzione?
Non è forse che attualmente, rispetto al passato, la sicurezza non è solo quella personale, ma investe anche la stabilità della famiglia, del lavoro, delle prospettive e delle certezze economiche, la crescente differenza del tenore di vita tra i cittadini, il rapporto fiduciario con le istituzioni? La sicurezza esiste quando alla gente viene consentito di soddisfare le giuste esigenze di vivibilità nei nostri paesi e città. Quindi sicurezza garantita non solo dalle forze dell’ ordine pubblico, ma anche sicurezza del futuro, nei più diversi ambiti di vita: lavorativa, familiare, relazionale.
A Cremona che è la terza città più inquinata d’Italia, fra le prime per patologie tumorali allo stomaco, in cui i distacchi delle utenze senza consentire il minimo vitale ci fa rimbalzare vergognosamente sulle cronache nazionali, con il disastro ambientale Tamoil e l’inaccettabile firma a cui sono stati costretti decine e decine di lavoratori ( firma di rinuncia a eventuali danni alla salute futuri) considerando quel che sta venendo alla luce in questi giorni, l’indignazione fra i cittadini è ulteriormente cresciuta . Non è forse prevenzione anche cessare il continuo spreco di denaro pubblico per cercare di produrre lavoro concreto aldilà degli slogan che in questi anni abbiamo sentito a partire da Tencara, passando per la CR-MN, arrivando alla prossima zona commerciale di Foro Boario? La prevenzione non forse nel sentire non più rimandabile l’obbligo di dare un futuro di lavoro certo alle famiglie e ai giovani senza nascondersi dietro all’alibi che le risorse non ci sono, perché ogni giorno ne stiamo sprecando, purtroppo sapendo di farlo?
Maria Grazia Bonfante
Capogruppo Consiliare “Vescovato insieme si cambia”


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