Un lettore ci chiede:
La mia situazione è la seguente: ultimo piano con terrazzo condominiale contiguo a quello di altre due palazzine.
Esposti su due lati: uno su strada, l’altro sul cortile interno. Sul primo ho un balcone con due portefinestre con tapparelle e una finestra senza. Sul secondo ho tutte finestre senza tapparelle e un terrazzino su cui affaccia una finestra e una portafinestra, sempre senza tapparelle.L’esigenza principale è, come per quasi tutti, quella della sicurezza personale e della libertà di vivere tranquillamente in casa propria (finestre aperte d’estate incluse).
Ora, dopo aver letto quasi tutti gli articoli e i commenti, mi sono rimasti ancora alcuni dubbi che spero possa aiutarmi a risolvere:
(1) se ho capito bene, in presenza di persiane alle finestre è vivamente consigliato l’utilizzo dei sensori a tenda da installare tra serramento e persiana, Eventualmente in abbinamento a un secondo sensore (contatto magnetico, rivelatore vibrazioni o movimento tapparelle). E’ giusto?
(2) i rilevatori a infrarossi passivi sono soggetti alle variazioni termiche e quindi non sono indicati per zone a diretta esposizione solare specie se ventilate. Vanno preferiti quelli a doppia tecnologia. E’ giusto?
(3) l’eventuale video sorveglianza viaggia quasi sempre su sistemi separati e quindi può essere valutata anche in un secondo momento. E’ giusto?Le chiedo questi chiarimenti perché la sicurezza che cerco è che i ladri non arrivino proprio ad agire sugli infissi, almeno quando siamo in casa (parzializzazione) e pensavo quindi di utilizzare dei sensori che ho visto da un installatore, penso a doppia tecnologia, che coprono 12 mt lineari a destra e 12 a sinistra dal loro centro che potrebbero quindi creare una barriera unica sul confine più esterno della casa. Sono da prendere in esame? Ovviamente in combinazione con le soluzioni sui serramenti.
Un’ultima curiosità: esistono sensori da collegare al cilindro della serratura?
Grazie
(1) Sì, nel suo caso un sensore a tenda (o una barrierina a stilo) risolvono il problema di proteggere e segnalare prima che l’infisso venga attaccato. Consigliato anche il contatto a filo (tapparella) o quello magnetico di apertura vista la poca spesa aggiuntiva e l’elevato grado di sicurezza aggiunta che danno.
(2) Sì. I sensori da esterno sono in generale più soggetti alle interferenze ambientali — se non altro perché all’esterno ce ne sono di più che all’interno…. In genere la sola tecnologia PIR (infrarosso passivo) non è particolarmente adatta per l’esterno per i problemi che Lei ha detto. Per i sensori volumetrici quindi si preferisce una doppia (o tripla) tecnologia, oppure l’infrarosso attivo — la sostanza è che il sensore da esterno è progettato per l’esterno e quindi tiene conto delle problematiche di cui sopra.
(3) Assolutamente sì.
Per quanto riguarda il sensore da esterno direi che potrebbe andare bene, anche se Le consiglio di tenere in considerazione quegli ingressi (porte o finestre) più “critici” — quelli più facilmente attaccabili o più esposti, e pensare di installare per loro un sensore supplementare a garanzia di un sonno tranquillo, soprattutto d’estate.
E veniamo alla curiosità: sì, esistono delle serrature che possono essere collegate al sistema di allarme. Non sono molto utilizzate in Italia (da noi si preferisce il contatto di apertura ad incasso) ma sono popolari in Germania ed Austria.
Grazie per le sua domande e ci faccia sapere se ne ha delle altre !