Mi è capitato di bere un eccellente Brunello e, di nuovo, ho avuto la conferma che il vino è un’esperienza: non si beve, si gusta!
Che sia vino buono, però; o meglio lasciar perdere. Non importa fare corsi: non c’è niente da dimostrare a nessuno. C’è solo da godere, e molto.
Lasciamo proprio perdere il colore: è roba per spocchiosi e sfaccendati intenditori. Però dedichiamoci al profumo prima di bere. Prendiamoci il tempo necessario. Facciamocene un’idea concreta. Solo dopo assaggiamolo, con molta calma ed un po’ per volta, perché il vino dev’essere un’esperienza.
Sidewaysè un film che parla proprio di questo gioco, al quale decidono di dedicarsi i due protagonisti, durante una piccola vacanza di addio al celibato che Miles (divorziato e depresso scrittore incompreso) organizza per l’amico Jack, un (ex-?) attore libertino, un belloccio in decadenza che in realtà è solo alla ricerca di tristi avventure sessuali dell’ultimo secondo. In breve Miles si ritrova da solo, con pesanti colpi al fegato pronti a colpirlo proprio dietro l’angolo.
Nonostante questo scenario, comunque, non si tocca mai l’amarezza: al momento giusto arriva sempre una gag a riportare la leggerezza necessaria; ed anche il finale resta aperto ad un possibile, quanto inatteso, risvolto positivo.
Molto bella l’ambientazione: i paesaggi dellaCalifornia sono notevoli -anche se non c’è niente della Napa Valley- e le eleganti wineries fanno venire voglia di prendere l’aereo, subito. Gli americani, si sa, sono organizzati davvero bene; e sono anche decisamente orientati alla spettacolarizzazione, fin nei minimi dettagli. Peccato restino sempre superficiali e poveri di spirito; anche qui si nota, e non solo nei dettagli: dal cameriere con la barba ZZ-Top agli arredamenti privi di gusto dei vari appartamenti, gli spunti sono svariati e ci confortano nella nostra eccellenza tutta italiana per il gusto.
Se ricordo bene il DVD l’ho rivisto già 4 volte. Non mi sono annoiato mai, anzi ogni volta ho apprezzato qualcosa di più, come accade nei migliori film, ed è questo che mi spinge a consigliarlo. Una pellicola che ha vinto Oscar e Golden Globe, inneggia al gusto per il vino… ed è pure bello! Cosa chiedere di più?
Arrivati a questo punto, che piatto consigliare con un vino di qualità senza cadere nella banalità del formaggio o della bistecca? Da verotoscano, ed amante del buon chianti, il mio istinto converge immediatamente sulle Pappardelle alla Lepre.
Ingredienti per la marinata: 500 gr di bocconcini di lepre - 1 costa di sedano - 1 carota media - 1 cipolla media - qualche foglia di salvia - 1 foglia di alloro - qualche bacca di ginepro - 1 rametto di rosmarino - 1 rametto di timo - 2 spicchi d'aglio - 1 bottiglia di Chianti (300 ml per la marinata ed il resto... da bere)
Mettere tutti gli ingredienti in una terrina, versarvi 300 ml circa di vino rosso sino a coprire il tutto e mettere a marinare per una notte (da 8 a 12 ore)
Ingredienti per il sugo: la marinata - olio extravergine d'oliva - 400 gr di pomodori pelati - 1/2 lt di brodo di carne scarsamente salato - sale
Mettere un po' di olio extra in un tegame abbastanza capace. Aggiungere la carne tagliata a cubetti e farla rosolare. Mescolare di tanto in tanto e attendere che la carne riassorba il proprio liquido. Scolare le verdure e le spezie dal vino della marinata, tritare grossolanamente ed aggiungerle alla carne. Dopo aver fatto appassire gli odori, aggiungere il vino della marinata.
Appena riprende il bollore, aggiungere i pomodori pelati e tritati: se si usano quelli freschi, pelarli tritarli ed aggiugnere polpa succo e acqua di vegetazione; da questo momento occorre far cuocere la carne per almeno 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Non appena il sugo si addensa (ossia dopo 45-60 minuti) aggiungere, quando occorre, un po' di brodo, poi regolare il sale e fare "andare" il sugo ancora qualche attimo. Quindi togliere i cubetti di carne e metterli da parte, setacciare o anche frullare il sugo con odori e spezie in modo da renderlo omogeneo.
Lessare poche per volta le pappardelle in abbondante acqua bollente con un goccio di olio per non farle appiccicare. Condire le pappardelle con metà sugo (e con il formaggio gradito, ad esempio grana o parmigiano...) in una grande insalatiera, poi servire aggiungendo altro sugo e cubetti di carne tenuti in caldo.
E beveteci un buon Brunello di Montalcino.
Costa, lo so, ma non per niente!
Enjoy!!!