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Siegfried – Salmo delle Tempeste + Live Scandiano, 05-04-2014

Creato il 06 aprile 2014 da Maxscorda @MaxScorda

6 aprile 2014 Lascia un commento

Siegfried 2014-3
Nei giorni in cui il rock era furioso ed eroico, le produzioni erano copiose e cariche di un’energia straordinaria.
Nei ”70 funzionava cosi’, ed ogni band, grande o piccola che fosse, usciva con un nuovo album praticamente una volta o piu’ all’anno e che contrasto coi nostri miseri tempi di produzioni multimilionarie e plastificate per supermercati della musica con clienti d’allevamento.
Per quanto impossibile, gruppi come i Siegfried hanno forza ed idee per ribellarsi al lassismo di una deriva musicale inarrestabile, un po’ mi sorprende e non dovrebbe perche’ il progetto Siegfried dalla forza e dalle idee e’ fortificato, armi di difesa ed attacco di chi conosce la difficolta’ del viaggio fuori dai sentieri gia’ tracciati e affronta la folla controcorrente.
Come nei tempi antichi, solo un anno e’ trascorso dal precedente "Cementoacciaio" e con gioia prendo nuovamente parte al rito d’iniziazione dal sapore antico, che vuole il nuovo lavoro presentato durante una serata speciale colma con l’energia del live e da meditare poi sull’argento del CD.
Siegfried 2014-1
Si, solo un anno ma qualcosa e’ cambiato ben oltre il poco tempo trascorso, laddove tutto e’ cresciuto, ingigantito e non parlo di tecnica ma di consapevolezza.
Leo, Fabrizio, Gigi, Lucia e Yari, sono sempre loro, nulla e’ diverso eppure e’ palpabile il cambiamento di chi sempre piu’ e sempre meglio ha compreso la forza dei propri mezzi.
Innanzitutto il suono. Nuova produzione del Disciplinatha Cristiano Santini che dimostra come il controllo non imbrigli l’energia bensi’ la liberi con forza decuplicata. Prendiamo "Nella nebbia", brano del loro primo album che qui riarrangiato esce dai canoni consueti del neo-folk per risplendere di nuova luce struggente e bellissima, commovente eppur forte della tragedia che racconta. Il confronto qui e’ diretto ma rispetto il lavoro precedente non si puo’ non sentire l’ulteriore spostamento verso l’onda che in Italia fu davvero nuova, negli anni in cui Firenze e l’I.R.A. reinventavano la chitarra di Marr e The Edge, dove gente come Maroccolo riscriveva il basso prima di Hook poi di "Pornography", scandendo il ritmo di nuovi riti. Ripeto, c’era gia’ tutto ma piu’ embrionale e spigoloso.
Siegfried 2014-2
Ineccepibile prova dell’accresciuta maturita’, e’ nella voce di "Leo" Leonardi, marziale come sempre eppure carica di nuove e dolcissime sfumature dove nelle ballate "alla Siegfried" si esalta e rafforza i racconti di coraggio ed eroismo che in lui hanno testimone privilegiato.
Gia’ i testi. Raffinati, colti, di chi non e’ costretto ad una sola idea e sempre del duo Poletti / Leonardi, non cessano di stupire nelle storie di guerra e d’amore,nell’ode allo spirito dell’uomo.
La nobilta’ ottocentesca di soldati, terra e cavalli raccontata da Conrad e Tolstoj e’ in parte soppiantata dall’epica guerriera delle battaglie del secolo breve ma resta il messaggio dell’acciaio di Mishima e le tempeste jungeriane che si fondono nell’anarchia di Jules Bonnot al quale, non a caso, e’ dedicato l’album. Parole piu’ precise, un gesto di rivolta, colpi a rosa stretta sul corpo putrido dei vincitori incapaci di far tacere  chi vuole uscire dal gregge a farsi branco.
Percio’ si canta l’altro fronte del Don a Stalingrado, cosi’ come s’alzano in piedi i martiri della taciuta guerra civile che ha straziato la carne di inermi a fine II conflitto mondiale, altra storia da conoscere e moltiplicare.
Non mancano i riferimenti di sempre, come nell’orgogliosa "Nero d’ossa" dove Merci dei Ianva e il  miglior Ferretti raccolgono quanto hanno saputo seminare nel corso degli anni.
Un ultimo appunto sulla grafica e packaging a cura di Simone Poletti alias Dinamo Innesco Rivoluzione, non nuovo a piccoli gioielli ma che ancora una volta ha saputo inventare un’opera d’arte sottraendo l’involucro alla banalita’ del mercato.
Ma a questo punto mi sono dilungato sin troppo. Mi trovo spesso a combattere con la voglia di liquidare un prodotto perche’ ogni parola e’ una parola di troppo ma questo e’ uno dei rari casi in cui devo frenare l’entusiasmo per non apparire insincero. Le mie parole pero’ sono nulla, contano i Siegfried, la musica e la Storia.
Serve ascoltarli e nel piccolo passo di un CD, andare oltre in ogni senso possibile.

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