La Montepaschi riscatta la disfatta di gara-1 imponendosi 82-65 ad Atene nella seconda sfida dei quarti di finale di Eurolega. Il terzo match della serie al meglio delle 5 in programma martedì alla Montepaschi Arena. Anche le altre sfide sull’1-1
La gioia più grossa della stagione europea di Siena cancella l’amarezza più grande. A sole 48 ore dal -48 del Pireo, la Montepaschi domina 82-65 sul campo dell’Olympiacos. Per una volta le frasi fatte trovano applicazione: lo scarto non conta, conta vincere o perdere. E, mettendosi alle spalle l’89-41 di martedì con una forza mentale indescrivibile, Siena esce vincitrice dal doppio scontro in Grecia, perché fa saltare il fattore campo, che è adesso a suo favore: martedì e giovedì della settimana prossima si gioca in Toscana, la “non partita” di gara-1 non la ricorda più nessuno. Protagonisti? Tutti, costringendo l’Olympiacos a una marea di perse e mandandolo a sbattere contro la zona, ma soprattutto la forza dei nervi saldi senesi, trascinati da Hairston.
il riscatto — Vissuto nel -48 di gara-1 il peggiore degli incubi, l’attenzione era per la reazione di Siena, prima ancora che per il risultato. E stavolta la Montepaschi c’è soprattutto in quella consistenza difensiva che manda in bambola l’Olympiacos e il suo inizio soft: tra palle in tribuna, passi, falli in attacco, specialmente coi lunghi, i greci partono con 9 perse in 9′ (4 di Bourousis). Partire con Carraretto e Lavrinovic in quintetto dà concretezza e taglia a Siena, ma il cambio di marcia arriva con l’ingresso delle seconde linee, ed è un paradosso contro una squadra più profonda: Kaukenas attaccando il ferro, Jaric anche in difesa, Hairston con l’atletismo danno alla Montepaschi più energia. Due giorni prima Siena al 25′ aveva segnato solo 9 punti, stavolta nell’ultimo paio di minuti del primo periodo infila il 12-0 per volare via: tenendo l’Olympiacos a un solo canestro in 6′, Siena scappa sul 30-15 con Lavrinovic al 14′.
l’olympiacos ci prova — I greci tornano in partita conquistando viaggi in lunetta con Spanoulis: fino a poco prima del riposo hanno segnato più tiri liberi che tiri su azione: da qui, e dalla freschezza di Erceg, nasce il break ellenico di 12-1 a cavallo dell’intervallo con cui, complici alcune ingenuità senesi, l’Olympiacos rientra 39-35 subito al ritorno dagli spogliatoi. E’ il momento più difficile per Siena e qui i canestri di carattere di Carraretto servono a resistere ai colpi di Bourousis (44-40 al 23′), i salti di Hairston e i canestri di Zisis danno di nuovo respiro (56-47), tornando con una tripla dell’americano alla doppia cifra di margine sul +10 al 29′, che diventa 66-54 con un’altra tripla di Stonerook al 32′ mentre l’Olympiacos si impantana contro la zona 3-2 senese. E’ il muro che impedisce di rientrare ai greci, zavorrati dalla valanga di perse: Rakovic diventa un porto sicuro, Jaric pare quello dei tempi d’oro, e sul suo 77-60 a meno di tre minuti dalla fine Siena capisce di aver fatto l’impresa. Ora appuntamento in Toscana.
Olympiacos: Mavrokefalides 16, Spanoulis 12, Nesterovic 10
Siena: Hairston 19, Kaukenas 14, Rakovic 12
le altre sfide — In campo anche tutte le altre 6 squadre per gara-2. Le serie sono tutte sull’1-1.
- Lotta sotto canestro tra Vitoria e Maccabi
Caja Laboral Vitoria-Maccabi Tel Aviv 81-83 (serie sull’1-1)
Un canestro sulla sirena di Jeremy Pargo in faccia a Logan fa saltare il fattore campo e permette al Maccabi di fare il colpo alla Fernando Bruesa Arena al termine di un appassionante punto a punto. Gli israeliani in avvio sono soprattutto nei canestri di Schortanitis (17 punti al riposo), i baschi nelle triple: non solo con San Emeterio (15 all’intervallo) ma anche con Teletovic e Logan per toccare il 40-29 prima del riposo. Bluthenthal, Perkins e ancora Schortsanitis però suonano la sveglia per il Maccabi con un 17-5 che ridà la parità agli ospiti a quota 51 al 24′. Vitoria resiste con le triple di Logan, poi campo agli ex: Batista prova a chiuderla per i padroni di casa (75-68 al 36′), Eliyahu anima il 7-0 ospite per impattare di nuovo. Punto a punto: Huertas perde palla, Logan sbaglia e Pargo, dopo aver fatto solo 1/2 dalla lunetta, non fallisce il canestro vittoria allo scadere.
Vitoria: Batista 17, San Emeterio 17, Teletovic 16
Tel Aviv: Schortsanitis 22, Blu 18, Pargo 13, Perkins 10
- Omar Cook (destra), trascinatore del Valencia a Madrid
Real Madrid-Power Electronics Valencia 75-79 (1-1)
Colpo del Valencia di Pesic, che pareggia la serie col Real espugnando la Caja Magica grazie alla serata da urlo del play Omar Cook: 20 punti con 5/5 da tre, tra cui il siluro che entrando nell’ultimo minuto ha di fatto deciso il match. L’ex squadra di Messina, ora affidata a Molin, aveva provato a prendere il largo in avvio con Fischer prima (19-11) e Velickovic poi (31-22), ma si era fatta riprendere sul 35 pari dalle triple di Cook e Richardson e dai rimbalzi di Lishchuk, e superare sul 57-52 al 29′. Llull prova a rimettere in piedi la gara, ma è ancora Richardson che gli risponde. Mirotic fa entrare il Real a +1 nell’ultimo minuto, ma Valencia sorpassa sul 76-74 con la tripla di Cook a 56″ dalla fine, allungando poi a +3 dalla lunetta, a cui i madrileni rispondono sbagliando tre tiri da tre di fila con Prigioni, Tucker e Llull e non riuscendo più a rientrare.
Madrid: Llull 18, Tucker 9, Reyes 8
Valencia: Cook 20, Richardson 15, Martinez 12, Savanovic 12
- Duello tra Rubio e Diamantidis: ha vinto il greco
Regal Barcellona-Panathinaikos 71-75 (1-1)
E’ del Panathinaikos l’impresa che conclude una giornata di quarti di finale vissuta solo di vittorie esterne, violando il campo del Barcellona campione in carica dopo una lunga rimonta firmata da Diamantidis e Sato, e poi difesa nel finale in volata. I catalani erano partiti 11-3 in un primo quarto da soli 10 punti segnati per i greci, precipitati 28-12 al 14′ sotto i colpi di Vazquez e Ndong, sbagliando 17 dei primi 21 tiri. E’ qui che Sato comincia lentamente a ricucire, gli va dietro Batiste e una tripla di Nicholas fa scendere il divario sotto la doppia cifra (36-28) prima del riposo. Anderson allunga ancora in avvio di ripresa, prima del 9-0 firmato da Diamantidis (14 punti nel terzo quarto) che risuscita il Panathinaikos sul 46-42 nel cuore del terzo quarto. La spallata la dà poi l’ex senese Sato, che ispira il nuovo break greco di 14-2 con 10 punti in fila a cavallo degli ultimi due periodi per ribaltare il match sul 64-59 al 34′. Il Barcellona prova a rientrare sparacchiando da tre, con Rubio, Anderson e Morris: Nicholas allunga fino al 70-62 al 36′. Il colpo di reni di Navarro produce al massimo il rientro sul 72-71 negli ultimi secondi, poi però ancora Lakovic sbaglia da tre (il Barça chiuderà con 4/24 escluso Navarro) e il Pana chiude i giochi.
Barcellona: Navarro 19, Vazquez 11, Anderson 11
Panathinaikos: Sato 18, Diamantidis 17, Batiste 14