Il Governo della Sierra Leone,paese africano già tristemente noto per anni e anni di guerra civile nonché per i famosi "diamanti insanguinati", ha aperto un'inchiesta nei confronti di una società mineraria inglese detentrice di un permesso di esplorazione per l'estrazione di minerali ferrosi a Bagla Hills.
La durata della concessione di ben 50 anni, relativa alla Red Rock Mining della Sable Mining, società della stessa Sierra Leone, sarebbe avvenuta, a livello di transazione,senza le necessarie autorizzazioni.
Il problema prioritario è che tale concessione riguarda una riserva naturale, appunto Bagla Hills, ricca di specie in via di estinzione.
Bagla Hills è una riserva naturale, situata nel sud-est del Paese, prossima al confine con la Liberia e a soli 80 chilometri dal mare.
In nome del solito profitto sconsiderato rischiano d'essere distrutte definitivamente alcune specie vegetali particolarmente rare oltre all'estinzione di elefanti, leopardi e ippopotami nani, già in pericolo indipendentemente da questo evento.
Anche per progetti del genere sarebbe necessaria una conversione delle coscienze così come lo è per guerre sconsiderate, motivate sovente esclusivamente dall'urgenza di profitti da parte dell'industria delle armi(vedi il caso Italia-Libia di Gheddafi ma non certo solo Italia).
Oppure (è bene non dimenticarlo) quando si continua ad aumentare i prezzi dei generi alimentari nei Paesi in via di Sviluppo in nome di una crescita economica senza fine, che poi è nient'altro che una clava che si abbatte con violenza, annientando i diritti dei poveri.
Il dramma di Fukushima e di buona parte del Giappone, ancora recentissimo, come prima Bhopal o Chernobyl, a noi, cosiddetti umani,occorre dire che non ha insegnato proprio niente.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)