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Siete davvero pronti per espatriare?

Da Metallirari @metallirari

espatriareEspatriare è una parola sempre più ricorrente nel vocabolario quotidiano degli italiani. Negli ultimi anni è diventato un concetto, a volte espresso in altri termini, che attraversa la mente di un numero sempre maggiore di persone. Ma cosa si intende esattamente con il termine di espatrio? Nell’accezione più integrale, espatriare significa rinunciare alla propria cittadinanza e residenza natale per acquisirne una nuova, in qualsiasi paese del mondo.

Espatriare è una nuova forma di emigrazione. Se gli emigrati erano persone costrette a cambiare paese per riuscire ad assolvere a bisogni primari di sopravvivenza come la necessità di mangiare o di avere un alloggio, gli espatriati sono persone che scelgono di lasciare il proprio paese consapevoli di migliorare o il proprio grado di libertà o il proprio livello qualitativo di vita. Gli emigrati erano spesso persone povere e con un basso grado di istruzione, gli espatriati hanno un livello economico medio-alto e un alto grado di istruzione.

Scegliere di espatriare è una decisione importante, che ha implicazioni pesanti, che vanno ben oltre a quelli che sono i costi da pagare al momento della rinuncia alla cittadinanza natale.

Prima di arrivare al grande passo è consigliabile riflettere su alcuni punti:

  • Il passaporto che mi offre la nuova cittadinanza mi consente di visitare gli stessi paesi che posso visitare con il passaporto italiano?
  • Potrò tornare in Italia per visitare familiari ed amici oppure per ricevere delle cure mediche?
  • Ho già un’abitazione al di fuori dell’Italia dove poter vivere comodamente ed integrarmi nella comunità locale?
  • Possiedo beni in Italia che possono essere soggetti a imposte maggiori se sono un espatriato?

Ma la domanda più importante è: “perchè espatriare?”.

Solitamente uno dei motivi principali è l’alta tassazione del nostro paese. L’Italia è uno dei paesi con le tasse e le imposte più alte del mondo. Inoltre esistono una serie di tasse occulte che colpiscono sia le attività del privato cittadino che le attività di un’impresa.

In quasi tutti i paesi del mondo, le persone terminano il loro obbligo con il fisco natale dopo un periodo di non-residenza, solitamente di un anno o poco di più. In Italia non è una condizione sufficiente per essere esentati dagli obblighi fiscali, infatti è necessario dimostrare l’assenza di interessi economici ed affettivi nel paese natale.

Per tagliare integralmente gli obblighi fiscali è necessario rinunciare alla cittadinanza italiana, prendendone un’altra in un qualsiasi paese del mondo. La soluzione è assi drastica e non è adatta a tutte le persone, ma è l’unica che garantisce, sia formalmente che sostanzialmente, il venir meno legale di tutti gli obblighi fiscali nei confronti dello stato italiano. Naturalmente nascono nuovi obblighi fiscali verso lo stato nel quale si è scelto di avere la cittadinanza e la residenza.

La rinuncia al passaporto italiano e l’acquisizione di un nuovo passaporto è una decisione assai importante che va ponderata con attenzione, ma è l’unica che garantisce legalmente il taglio del cordone ombelicale con il fisco natale.

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