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Siete felici? Magari dipende da dove vivete!
Uno studio Usa pubblicato su Science e durato 15 anni conferma la relazione strettissima fra la salute e le condizioni del contesto in cui viviamo; ma soprattutto come certi fattori psicologici incidano positivamente a prescindere dalle nostre condizioni economiche e sociali.
Quanto incide sulla felicità e il benessere individuale il posto in cui viviamo? Secondo un recente studio, che sarà pubblicato su Science, stare in un quartiere piuttosto che un altro può fare la differenza non solo in termini di "soddisfazione residenziale", ma anche per la nostra salute e la percezione della felicità. La conclusione arriva dall'analisi dei dati di un esperimento condotto dal Department of Housing and Urban Development degli Stati Uniti. I ricercatori hanno assegnato a migliaia di famiglie residenti in quartieri molto popolari di New York, Los Angeles, Chicago, Boston e Baltimora dei voucher per alloggi situati in quartieri vicini, ma più residenziali.Dopo circa 15 anni di
osservazione dei dati, i ricercatori si sono resi conto che coloro
che si erano trasferiti stavano sperimentando una sensazione di
benessere complessivo e addirittura di felicità maggiore rispetto al
gruppo di controllo che, non avendo ricevuto il sussidio, non si era
mai mosso dal quartiere popolare in cui abitava. Tutto ciò a anche
se la maggior parte non aveva comunque migliorato la propria
situazione economico-sociale. "L'influsso che l'ambiente può
avere sulla nostra vita quotidiana e sulla percezione della felicità
è notevole ed è ormai da anni oggetto di studio della psicologia
ambientale che si occupa proprio di studiare il comportamento umano e
il benessere delle persone in relazione alle caratteristiche fisiche
e sociali dei luoghi della vita quotidiana" spiega
Mirilia Bonnes, direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca in
Psicologia Ambientale (CIRPA), presso l'Università di Roma la
Sapienza. "Il nesso ambiente-felicità è dovuto a vari processi
psicologici che si instaurano nella nostra mente e che contribuiscono
al benessere nella vita quotidiana anche in relazione ai luoghi
dell'abitare".
A
sostenere che l'ambiente in cui viviamo può giocare un ruolo
strategico per il nostro benessere è anche Richard Florida, studioso
dell'urbanistica statunitense che nel suo libro "Who's your
city" sostiene che la decisione, la scelta del luogo e della
città in cui vivere è la scelta più importante della nostra vita.
Secondo Florida, la città e più ancora il quartiere scelto ha un
impatto molto forte perché determina il tipo di persone che si
incontrano e, quindi, la rete sociale che si instaura, lo stile di
vita e anche il tipo di lavoro a cui avremo accesso. Proprio il Cirpa
da anni lavora sulla misurabilità degli effetti che l'ambiente può
avere sulla vita di ciascuno. "Abbiamo sviluppato degli
indicatori di percezione della qualità dell'ambiente residenziale
come la densità abitativa, la forma degli edifici, la
volumetria delle costruzioni, il ritmo congestionato o tranquillo del
quartiere" spiega Bonnes.
Ma a
determinare il livello di benessere sono anche altri fattori come
l'intrusione o al contrario la chiusura dei vicini e soprattutto la
presenza di aree verdi. "Vivere in un contesto gradevole
in cui ci siano parchi pubblici e alberi conta molto soprattutto in
città dove i ritmi sono molto congestionati perché il verde ha una
grande capacità di rigenerazione psicologica dovuta al fatto che
abbiamo una base biologica che ci predispone meglio quando siamo a
contatto con la natura" aggiunge l'esperta. Fondamentali anche i
servizi che rendono la vita più comoda e più piacevole dalla
vicinanza alla Asl o al comune, alla presenza di palestre, cinema e
teatro.
Chi
per motivi di lavoro o altro è stato costretto a trasferirsi, lo sa
bene: cambiare città o a volte anche solo quartiere, può peggiorare
il nostro benessere. Accade quando si sviluppa l'attaccamento al
quartiere. "Attraverso i dati raccolti in questi anni"
spiega il direttore del Cirpa "abbiamo potuto dimostrare che
questo sentimento esiste perché le persone sviluppano un vero e
proprio legame affettivo sia con le case che con i posti in cui
vivono. Così come esiste l'identità di luogo, ovvero lo sviluppo
delle caratteristiche personali che sono dovute proprio al posto in
cui viviamo".
Fonte: Repubblica.it
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/09/25/news/felicit_l_ambiente_conta_pi_dei_soldi-42904600/?ref=HRERO-1
Dott. Fabio Troglia
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